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[minuta – per terzi – (Bianchi?)]


Caro zio,

Il Sig.r Direttore mi ha mandato questa lettera.

Ti ringrazio che non intendi sforzarmi ad entrare in Seminario.

Vi domando per favore di restare almeno ancora un anno ancora qui, poiché spero

in quest’anno spero di dare la licenza e di mi devo decidermi bene.

Io Come capisci non sono ancora sicuro sulla mia vocazione, e quindi verrò a Roma e andrò magari in Siberia, ma rispettate la veste non la metto voglio mettere.

Non è questione di non ubbidire: queste cose non si comandano poiché non è come infilarmi su una più una giubba che un’altra.

Quanto a morire tu, mio caro zio, non morirai, tanto io pregherò per te…