V080T247 V080P334

[Minuta dattiloscritta]

Caro Eugenio,

Tu poi mi ricordi un altro Eugenio; morto Chierico, il primo Chierico della Congregazione. Era già studente della R. Università di Torino.

Anche egli si chiamava Eugenio. Io lo amai tanto nel Signore; lo vidi e lo presi fanciullo, lo mandai da Don Bosco a fare il Ginnasio quando non avevo ancora cominciato l'Istituto; lo vestì Chierico il Vescovo il giorno stesso della mia prima Messa: fece il Liceo: mi accompagnò ad aprire la prima casa in Sicilia, e poi mi morì.

Era un Angelo: era un Santo!

Ebbi, dopo di lui, due suoi fratelli: morirono anch'essi tutti e tre già dello stesso mal di petto onde erano morti i loro pii genitori, che me li avevano affidati.

L'ultimo che morì, vide nel morire la Santissima Vergine che veniva a prenderselo per portarselo in Paradiso; ed io era presente.

Si chiamavano i fratelli, Eugenio, Giovanni e Vincenzo, Ottaggi di Pontecurone, cioè del mio stesso paese.

Tu prenderai il posto del primo Eugenio e già l'hai nella mia anima.


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