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[Minuta]

Tortona, 27 Gennaio 1933.

Eminenza Rev.ma,

Ricevo la venerata lettera di V. Eminenza, prot.1447/28, 12 corr. mese.

Il Rev.do Padre Narsete Dirazujan, Mechitarista, ha scritto a codesta Sacra Congregazione a mia insaputa, e non mi ha fatto piacere, non già perché abbia ha scritto, ma perché io non gli ho mai dato alcun incarico di chiedere alcun rimborso.

Ma Da quel religioso c'è però da aspettarsi anche altre sorprese, dato pel suo carattere irrequieto, e non fantasioso, non sempre limpido, né in forse perché non del tutto normale.

Riserbandomi di dare le richieste riservate informazioni, in modo più determinato posso intanto già riferire a Vostra Eminenza Rev.ma che dal Superiore di Villa Eremo a Varallo ho saputo che il Padre Narsete è un piuttosto incontentabile, e che molti suoi bisogni sono più apparenti che reali, e così le sue malattie, in parte almeno, sono cerebrali sono nella sua fantasia.

Se si dovesse assecondarlo in fine mese nelle richieste, non basterebbero 2000 lire ad ogni al mese, e ciò senza esagerare; se non è accontentato si lamenta.

E ha pure È portato alla mormorazione, specie contro i suoi Superiori Mechitaristi; se anche ciòche dice a tutti fosse vero, mai un Religioso dovrebbe denigrare così né le persone né la sua Congregazione.

A tavola si dovuti cambiare fu costretti a cambiare ordine di servizio perché , passando il piatto della pietanza donde grande, dal quale i Sacerdoti si servono di pietanza, egli pensava solo per sé, ma in un modo esagerato che faceva male.

I Certi suoi disturbi in parte si ritiene che possano essere prodotti dalla intemperanza.

Non ama l’occupazione E pare sia anche un vanesio: ha la mania di mettersi in vista.




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Appena giunto a Varallo, chiese di far visita al Podestà e alle Autorità locali: di andare nelle chiese pubbliche e nelle feste a celebrare in rito armeno; sparse una cartolina illustrata con in cartolina illustrata la sua fotografia, vestito dei paludamenti sacri, con una specie di corona reale in capo e in mano come un pastorale.

È molto portato a parlare di sé e a tutti va dicendo chi è e che a vantarsi di far saper questo e di aver fatto quello, ma non ama l’occupazione seria, bensì le conversazioni piuttosto chiacchierare.

Quanto a condotta morale, nulla contro, - si direbbe anzi buona e di una certa pietà.

Spiacente di non aver Nella speranza di poter dare informazioni più confortanti, fiducio bacio con profonda venerazione la Sacra Porpora e mi onoro professarmi di Vostra Eminenza Rev.ma