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[Minuta]
Beatissimo Padre, [Novembre 1921]
Prostrato
ai piedi di V. Santità umilmente espongo che, aiutato dalla divina
grazia e dalla carità di anime generose vedo
che
la mano del Signore va
andò benedicendo i miei passi e povere mie fatiche.
Non
solo ho potuto apri
assumere quell’Istituto
sistemare le cose nostre che già esistevano qui nello Stato del
Minas Geraes, ma vi
ho Iddio
la Divina Provvidenza mi aiutò ad accogliere colà un numero già
consolante di Orfani.
A
Rio de Janeiro poi ho pure
assunto
potuto assumere l’Istituto degli Orfani e abbandonati, come era nei
desideri di questa Nunziatura la quale tanto fece perché quegli
orfani
quei poveri fanciulli che
venissero educati all’onesto vivere cristiano e civile e ad un’arte
proficua direm
poter aver crescendo
cresciuti da
avere un pane onorato
da potersi aprire una via senza perdere la fede.
Sono
così 390 orfani o derelitti che sono passati nelle nostre mani, e
lunedì vennero
Sua Eccellenza Rev.ma Mgr. Enrico
Nunzio Enrico Gasparri e Sua Eccellenza L’Arcivescovo D. Sebastiano
Leme Coadiutore di Sua Eminenza il Sig. Card.
Ho
messo la cosa nelle mani di San Giuseppe che
malgrado la mia miserabilità la farà cominciare molto bene.
Il
10 corr. andrei in Argentina per fare lo stesso di
nella popolosa e importante Diocesi di La Plata, e
forse anche
invitato da quell’Eccell.mo Vescovo Mgr. Francesco Alberti, e assai
confortato da quella Nunziatura.
Vengo
ora ai piedi di Vostra Santità ad chiedere
invocare l’Apostolica Benedizione per questo nuovo campo di lavoro
che la Divina Provvidenza mi va aprendo davanti.
E
anche scrivo perché quando fui ai piedi di V. Santità prima di
partire, la Santità Sua parlando mi disse
stare
accennava a che stessi via tre mesi. Ora non so se quell’accenno
fosse stato
detto
fatto così, oppure fosse un vero desiderio di V. Santità che non
stessi via di più. In questo caso si degni Vostra Santità farmi
conoscere a
mezzo di questa nunziatura la sua volontà
il suo desiderio che io nulla più desidero che da ubbidire da umile
e fedele figliuolo
di V. Santità e della S. Chiesa.