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[Minuta]

Eminenza Rev.ma, [Card. Marchetti Selvaggiani]

Sarei venuto di presenza da V. Eminenza, se non fossi trattenuto presso l’unico fratello colpito da paralisi, e grave.

Quando ebbi l’alto onore di ricevere la Eminenza Vostra nella umile Casa di Via delle Sette Sale, Le ho parlato del nuovo edificio scolastico sorto presso la Chiesa d’Ognissanti, e di un po’ d’inaugurazione che si desiderava farne quando le Scuole fossero avviate.

Ora mi Ora mi scrivono che av per circostanze speciali avrebbero, la detta cerimonia per circostanze speciali, sarebbe pel 16 corr. alle ore 16, e farebbe il discorso ufficiale lo farebbe sarebbe tenuto da S. E. Federzoni.

Già ne avevo accennato a V. Eminenza e le al Federzoni e Le avevo chiesto se mi ciò poteva essere, e Vostra Eminenza mi disse che si degnò acconsentire dare il suo consenso.

ora Io non venni più a Roma, e sarei venuto ora di presenza da V. Eminenza se non mi vedessi trattenuto presso l’unico un mio fratello, colpito di recente da paralisi e grave. Domenica 9 corr. verrò, e se permette passerò a prendere notizie., l’unica persona che mi rimane di famiglia.

Perdoni quindi V. Eminenza se vengo per lettera Le scrivo e anche in ritardo, dato il trambusto di questi giorni.

Vengo a rinnovare umilmente a Vostra Eminenza Rev.ma la preghiera di degnarsi venire a benedire quelle Scuole e ad inaugurare quelle Scuole.

L’edificio è venuto bene ed è per le Scuole secondo le moderne esigenze.

La Divina Provvidenza, poiché è tutto essa che fa, ho fiducia che manderà da pagarlo completamente; già si è dato un buon acconto, circa due milioni.

L’Istituto accoglie già oggi una popolazione scolastica di 800 giovanetti, tutti esterni, tra Elementari e Magistrali. Abbiamo anche Scuole Serali.

Gli Insegnanti, nella loro quasi totalità, sono Religiosi della Piccola Opera della Divina Provvidenza, tutti provvisti di titoli.




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Scopo precipuo è di concorrere a dare ai figli del popolo, del vasto Quartiere Appio, un’educazione sinceramente cristiana, e di preparare Maestri Cattolici per le Scuole pubbliche, in Italia e all’Estero.

Ma tutto sarà vano se la benedizione di Dio non scenderà larga e confortatrice su quel nuovo Istituto, che prende nome dal caro santo tanto da San Filippo il Santo così caro ai Romani, e da questo grande Apostolo della gioventù vuol prendere vita e spirito di una pietà serena, non pesante, ma lieta e fattiva in Domino.

Eminenza, venga a portarci la benedizione del Signore!

Le esprimo fin d’ora tutta…