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[Minuta]

Prepariamo le vie del Signore! Doliamoci dei peccati commessi per la grazia del Signore.

Umiliamo i monti dell’orgoglio, colmiamo le valli dell'egoismo raddrizziamo le vie i sentieri tortuosi delle passioni e dei vizi: purifichiamo le anime nostre e saremo non del tutto indegni di vedere la salvezza di Dio di accogliere in noi il gran Dio e Salvatore Nostro Gesù Cristo.

Il Natale ci invita a vivere piamente attendendo quella beata speranza che sarà l’apparizione gloriosa di Cristo.

Dobbiamo rinnovarci nell’intimo dello spirito: Gesù Cristo deve rinascere misticamente nella fede e nell’amor nostro: ai piedi di Lui i pastori portarono deposero i loro agnelli e i Re Magi oro incenso e mirra, - e noi non offriremo nulla?  

Sorretti dalla Sua grazia, vogliamo offrire a Gesù l’omaggio di tutte le nostre idee, sentimenti, operazioni: la mente, il cuore, la vita.

Noi vogliamo al Suo Natale diventar semplici e docili come i Pastori, docili come i loro agnellini vogliamo accettare adorare Gesù accogliere Gesù nel nostro tra le nostre braccia vogliamo accettare devotamente la sua dottrina, la sua legge le sue disposizioni la sua Chiesa: credere, sperare amare come Lui vuole per essere salvati secondo la sua misericordia mediante il lavacro della rigenerazione e nel rinnovamento dello Spirito Santo che Gesù copiosamente diffuse su noi.

Iddio apparso fra di noi in tanta povertà chiamò prima intorno a sé i poveri. E si rivelò non ai sonnolenti ma a quelli che vigilavano e lo attendevano nella semplicità della vita: ai poveri e ai vigilanti agli umili semplici tiene in serbo le sue consolazioni.

Essi s’affrettano “andarono in fretta”.

Sant’Ambrogio scrisse: “non s'ha da cercare Cristo con indolenza, ma con fede, con fervore e con slancio”.



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La benedizione di conoscere, di vedere, di amare, di servire il signore è una grazia grande, che si deve meritare con l’alacrità della fede, la semplicità dello spirito la prontezza di seguire nel corrispondere alle voci chiamate voci di Dio.

Chi indugia lascia trasvolare gli angeli: guai a chi impigrisce nella sonnolenza dello spirito.

Guardiamo al Bambino che ci sorride e ci tende le braccia.

Esultiamo nel Santo Natale, o fratelli e figli miei, poiché nel Natale celebriamo quella grande ora della storia nella quale il Figlio di Dio, apparendo sulla terra in forma umana, diventò di tutti gli uomini il Salvatore.

Il verbo si è fatto Uomo è nato tra di noi, dimora fra di noi.