V081T256 V081P329
[da copia dattilografata, originale smarrito]
[Roma, 31 maggio 1903]
Ill.mo Rev.mo Monsignore,
Tempo fa ho inoltrato rispettosa domanda diretta ad ottenere l'uso della Chiesa di S. Giacomo a Scossacavalli e dei locali annessi di proprietà del Rev.mo Capitolo di San Pietro al Vaticano.
Sarei grato a Vostro Signoria Rev.ma se potesse darvi corso e poi farmi benevolmente tenere una risposta.
Come Le dissi mi assumo l’obbligo per me e per la mia Congregazione dell'officiatura di detta Chiesa, ed ancora di mantenerla in istato decente e convenevole al culto: di fare le riparazioni occorrenti, cominciando dall’abitazione e di osservare lealmente quanto, d'accordo sarà stipulato da apposita convenzione.
Già ho accennato nella domanda al motivo precipuo che ha mosso a chiedere detta chiesa, così vicina a San Pietro, e di dare anche in questo, ai miei Religiosi, un segno e uno stimolo a me prima e poi a loro, dell'attaccamento che sempre dobbiamo avere alla Sede Apostolica, si che per divina grazia, abbiamo sempre a starle ai piedi da umili, fedeli e amantissimi figli e come stracci et crescere e propagare questa devozione e attaccamento a San Pietro ed ai Suoi Successori, desidero mettere in un avvenire non lontano, nei locali annessi a San Giacomo di Piazza Scossacavalli un gruppo dei miei Chierici, i quali potranno frequentare le scuole di Propaganda e concorrere al maggior decoro delle funzioni della Chiesa.
Così la Divina Provvidenza si degna aiutare me, miserabile peccatore a gloria di Dio.
È evidente che mettendovi dei Chierici, non basterà un Sacerdote ma saranno due e anche più, e dei migliori.
Con grato animo, porgo devoti ossequi, e
La prego, Rev.mo Monsignore, vdi avermi quale suo umile servo
in Gesù Cristo e nella Santa Madonna.
F.to Sac. Luigi Orione
dei Figli della Divina Provvidenza
Al Rev.mo Monsignor Bernabei
Can. di San Pietro
Copia conforme all'originale
F.to Sac. Silvio Ferretti della Divina Provvidenza