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[Minuta]
Il
Beato G. Beato Giuseppe
Cottolengo
È nato a Bra, la città della Madonna dei fiori, il 3 maggio 1786.
I
suoi genitori si distinguevano per la bontà della loro
vita cristiana
e per la pratica della religione.
Un
suo
fratello del Cottolengo si fece Domenicano, e per più anni fu
parroco di S. Maria di Castello in Genova. Sua madre fu vero modello
di donna e di madre cristiana. Appena vide il suo Giuseppe capace
d’intender qualche cosa, cominciò a parlargli di Dio, del
Bambino Gesù
della Madonna: gli ripeteva che i fanciulli devono essere buoni come
Gesù, ubbidienti come Gesù e gli insegnava le orazioni del
mattino e della sera
animandolo con dirgli che i bambini che voglion bene alla mamma le
imparano presto e le dicono sempre. E se qualche povero veniva alla
porta, essa gli dava un pane o una moneta e “Va,
gli diceva, dà
questa poca grazia di Dio a quel poverello,
perché
i poveri sono nostri fratelli,
e
bisogna aiutarli”.
Un
giorno, tuttoché bambino
di 5 anni girava tutto solo per le stanze della casa con un
bastoncino fra le mani a misurarne la capacità. - “Ma
Giuseppe,
gli disse la mamma, cosa
fai che ti vedo prendere tante misure?”
E il bambino rispose: Vedi,
mamma,
vorrei
sapere quanti letti potrebbero stare in questa casa, perché, quando
sarò grande, voglio riempirla tutta, tutta di poveri ammalati.
“Voglio
farmi santo”.
Chiunque
avesse osservato con quanta pietà il Cottolengo, ancora fanciullo,
attendeva alle cose di religione, avrebbe detto,
in cuor suo:
“Questo
giovanetto sarà sacerdote”.
E infatti, confortato dal suo parroco, egli decise di essere tutto di
Dio, e disse con volontà risoluta “Voglio
farmi santo.”
Fu
chierico modello, e poi sacerdote e canonico del
Corpus Domini in
secondo il cuore di Gesù
Cristo.
Aveva un fare cordiale, allegro, scherzevole,: era il padre dei poveri…