V083T092 V083P178
[Minuta]
Ill.mo
Sig. Commendatore, (io sarò troppo liberale
franco: ma e liberale)
Le
accludo
ritorno la lettera che non si sapeva a chi diretta. Ho verificato e,
come Le telegrafai stamattina, l’orfana è tal Mariuzza Numari fu
Tommaso e fu Giuseppina Festivo, figlia di Orazio Festivo, che
scrisse alla nipote.
La
piccina è l’unica superstite di
della famiglia che abitava qui in Via S. Giovanni Decollato.
Il
nonno l’ho trovato cercato
e ricevuto
jeri,
nel pomeriggio dopo un grande giro, in una bettola, mezzo brillo
quasi come il Renzo del Manzoni, quando era là alla luna piena.
La
ringrazio delle sue sentite parole di affetto: esse
e anche quando sono sarò costretto a ritirarmi
e la ringrazio di cuore tanto più in
quanto qui
che da qualche giorno mi si fa passare per
qualche dispiacere.
Comunque
sono
intento ancora a non,
non ancora ritirarmi dal lavoro, continuerò e farò quel poco che mi
si permetterà di fare, - farò
quanto potrò
e quando non potrò più onorevolmente lavorare, farò come fanno
tutti i galantuomini, mi tirerò in disparte senza piagnistei,
lieto d’aver.
La
ringrazio benché in ritardo
Le sono tenuto di quanto Ella ha fatto col Comm.r Buganza
che davvero,
che davvero
subito s’è messo tutto animo
a disposizione del Sotto - comitato.
Mio
Sempre amico, memore e riconoscente. Gradisca una stretta di mano
accetti da chi Le sarà…