V083T098 V083P194
[Da copia dattiloscritta - vi sono correzioni ed aggiunte di pugno di Don Orione]
Pro memoria.
La Signora Andreina Costa ved. Gavazzi, figlia del fu On.le Andrea Costa, aveva affittato la Villa Santa Clotilde in S. Remo, e l’affitto scadeva col 1922. Alla fine della sua locazione, riconoscendo che non aveva alcun diritto a rimanere, se ne andò, e diffidò ad uscire anche il prof. Ulrico Martinelli, preside del Liceo di S. Remo, che da essa aveva subaffittate, sino alla fine del 1922, sette camere al primo e secondo piano di detta Villa coll’uso del parco, tre locali di cantina e il tutto per £. 550 annue. Ma il preside trovò comodo restare. Si appellò alla commissione arbitrale, di cui facevano parte membri che tenevano figli alle scuole, e, senza motivi seri, e forse per il fatto accennato nella lettera che unisco del nostro prof. Pagella, gli fu concessa la proroga sino al 30 settembre 1925, con lo stesso affitto di £. 550. Affitto che il preside non ha ancora pagato. E così la villa Santa Clotilde, acquistata con grandi sacrifizî, e facendo anche un debito di circa 200.000 lire, allo scopo di aprirvi un istituto di utilità pubblica, deve restare vuota, e ci diventa anzi una doppia e grave passività pel modo di agire tenuto da detto sig. preside, che si burla ancora di noi, o rende impossibile, fin che resta, l’apertura dell’istituto, data la divisione dei locali.
Sarò molto grato a Vostra Eccellenza se si potesse destinarlo altrove, senza suo danno, o promuoverlo ad altra sede: poiché, diversamente, dato che molte famiglie dipendono da lui; perché mandano i figli al liceo, egli troverà sempre modo di non uscirne più, come già dice. (vedi lettera prof. Pagella).