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[Da Copia manoscritta, con correzioni e aggiunte di Don Orione]

Tortona, il 26 / 3 - 1900.

Opera della Divina Provvidenza

Colonia Agricola a Sistema Solari con Scuola

Pratica di Agricoltura e allevamento di bestiame  

diretta dagli Eremiti dell’Opera.  

Il 1° Settembre di quest’anno l’Opera della Divina Provvidenza assume d’impiantare una Colonia Agricola con Scuola Pratica a sistema Solari per allievi interni ed esterni, nei terreni proposti da Monsignor Vescovo di Orvieto.  

1° - L’Opera della Divina Provvidenza dovrà provvedere:  

a) Un direttore religioso capo;

b) un numero adeguato di coadiutori, i quali siano bastanti per dare un’istruzione razionale agraria, secondo il Sistema Solari, ai giovinetti affidati.  

2° - L’Amministrazione provvederà:

a) a tutte le spese occorrenti;

b) locale, attrezzi, vestiario e spese di trasporto e viaggi per tutto il personale addetto alla Colonia o incaricato per la medesima e quanto occorre per gli allievi;

c) Quel tanto di terreno attiguo di Casa che occorra per il lavoro di n° 6 delle persone fornite dei tiri di bovi occorrenti, ogni attrezzo necessario e bestiame occorrente.  

3°. - Si lascia all’Amministrazione lo stabilire il quantitativo del terreno.        



















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4° - Le piccole spese le potrà fare la Direzione: per le spese d’importanza dovrà  

       essere autorizzata dall’Amministrazione Centrale.  

5° - Ogni mese il Direttore rimetterà la nota della entrata e dell'uscita

       all’Amministrazione.   

Opera Divina Provvidenza

Colonia Agricola S. Pietro Apostolo a base degli ultimi sistemi razionali d’agricoltura e massime del sistema Solari con istruzione pratica ai giovani orfani in essa raccolti.

L’Opera Divina Provvidenza si assume l’impianto della sopra enunciata Colonia nei terreni della tenuta pontificia, detta la Petrara, quali sono designati e determinati da Monsignor Vescovo di Orvieto alle seguenti condizioni.  

L’Opera provvederà per la coltivazione e conduzione con i suoi Eremiti in numero sufficiente per attuare i sopraddetti terreni sistemi; è fatta facoltà alla medesima aumentare il personale anche di assistenti e mandare quando crede conveniente il Direttore a ciò incaricato per visione della Colonia.

L’Opera si assume di accettare quei ragazzi orfani che saranno designati da Monsignor Vescovo di Orvieto, purché di età superiore ai dodici anni, di sana costituzione e per condotta compatibili con la disciplina della Casa.  

Questi giovani saranno educati al lavoro e alla virtù e l’Opera si prenderà cura di loro.


























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Li educherà alla semplicità della vita campestre nella modestia del vitto e del vestito e nel tratto casalingo, eliminando qualunque cosa che possa far loro concepire vane aspirazioni irrealizzabili nella loro condizione.


L’Amministrazione ecc. (come a tergo)


Siccome non ho ancora scritto a Monsignor Blandini, presto riceverai una lettera aperta, poi tu la leggi, e la chiudi, se vedi che va bene, e la consegni.  

Su ciò che urge di più rispondimi al più presto, e Gesù ti benedirà.