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[Copia manoscritta, con correzioni ed aggiunte di Don Orione]

San Remo, 12- 6-1907

I nostri collegiali giovani del Collegio di San Remo al Santuario di Montegrazie presso Porto Maurizio.

La nostra passeggiata di domenica scorsa a Montegrazie (Porto Maurizio) riuscì proprio bene.

Partimmo Si partì alle 5.1/2 a suon di Fanfara su carrozzoni a tre ed a quattro cavalli e arrivammo alla nostra meta circa li 9,1/2 verso le 9.1/2 al Santuario di Montegrazie.

Il sig. Parroco che ci aspettava sul Piazzale della Chiesa, ci accolse proprio paternamente, e dopo fatta la Santa Comunione ad alcuni ragazzi, ci condusse su su, fino in cima al paese, a fare un po’ di colazione.

Verso le 11 schierati per tre con la nostra gloriosa Fanfara alla testa, e seguiti da molta buona gente tutto un popolo ci portammo al Santuario, dist ad un chilometro dal Paese, dove ci attendeva una grande moltitudine di fedeli accorsi dai paesi dalle vicine borgate alla notizia della festa che si sarebbe fatta al nostro arrivo; e per Montegrazie fu veramente un giorno di grande festa. Il Sig. Prevosto, che tutto pieno di contento vedeva il Santuario gremito di fedeli, celebrò la S. Messa in terzo, eseguita dalla nostra Schola canturum.

La miracolosa effigie di Nostra Signora delle Grazie, venerata in quel caro Santuario, pareva esultare in un dolce sorriso materno.

Al ritorno era bello il vedere un lungo codazzo di uomini, donne e fanciulli, tutti pieni di entusiasmo con una gioia pura e non comune e serena sul volto, seguire la nostra fanfara che, uscita quel giorno la prima volta all’aperto, mostrava i frutti dell’inessante zelo della cura intelligente dell’Egregio Signor Maestro G. Minari.



















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Dopo il pranzo, che fu veramente, quanto si può dire allegro, discendemmo alla in Parrocchia pel Vespro che i nostri Cantori, sempre sotto la direzione dell’ottimo Maestro Don Chiappa, eseguirono parte in musica e parte in canto fermo.

Erano fatte ormai le cinque diciassette, e premeva rimetterci in cammino pel ritorno a S. Remo; una suonata sul piazzale della Chiesa: fu un nostro saluto cordiale a quella buona gente che ci faceva larga corona e che non sapeva staccarsi da’ suoi piccoli ospiti, e via.

Il Signor Parroco con molti suoi fedeli di fedeli di quel popolo, ci accompagnò sino ai carrozzoni alle vetture, fuori dell’abitato, e dopo un lungo scambiarci di arrivederci, arrivederci, lasciammo il caro paesello facendo voto di ritornarvi negli anni venturi.  All’ottimo e M. Rev.do Don Borelli ed a tutti i suoi Parrocchiani vadano i nostri ca più sentiti ringraziamenti per la cordiale festosa accoglienza che incontrammo in Montegrazie, di cui serberemo sempre una grata memoria.

Il nostro Signor Direttore riceveva jeri sera la seguente lettera che intendiamo pubblichiamo unicamente a prova della squisita bontà d’animo di quel buon prevosto Rev.do Parroco, che ci fu largo di tanta benevolenza.

        10 Giugno 1907.

Rev.mo Signor Direttore Don Carlo Sterpi,

A nome dell’Amministratore del Santuario di N. S. del le Grazie esprimo a V. S. Rev.ma, ai Signori Maestri, Prefetti ed alunni del Convitto San Romolo di San Remo, i più sentiti ringraziamenti per la divota festa, per quanto improvvisata, tuttavia ben riuscita, a cui ebbe ad assistere questa popolazione, nell’indimenticabile giornata di jeri.

L’impressione lasciata in paese fu di edificazione insieme e di ammirazione, col desiderio vivissimo di rivederli ancora in altre favorevoli occasioni.

Gradisca, Reverendo Signor Direttore, coi sensi di gratitudine dell’Amministrazione i miei cordiali saluti, e mentre invoco sopra i Superiori e gli Alunni tutti dell’Istituto le più elette grazie e benedizioni della nostra Madre Celeste

Sono di V. S. Rev.ma dev.mo  Sac. D. Borelli Montegrazie,