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[Da Copia dattilografata]

Riservata alle persone      

Tortona, 3 Luglio 1939.

Anime! Anime!

Gentilissime Signorine Carena   

Il Signore sia sempre con noi!  

Ricevo la gradita Loro lettera, e sono lieto di trovarmi a casa per rispondere subito, pur dovendo essere breve pel molto lavoro.  Sono assai ben disposto a dare le Suore per l’Asilo di Casei, e sono Loro tenuto d’avermelo suggerito. Non conosco il Podestà, ma il Parroco Don Bianchi sì, e vedrò di parlargliene.  

Sarei però grato se, potendolo - e quali Cugine della compianta Carena la Loro raccomandazione sarà facilmente sentita - volessero anch’esse suggerire le nostre Suore, dato che sono anche a Molino, e la vicinanza dei due Asili gioverebbe sempre all’uno e all’altro.  

Farò quanto è in me pel fanciullo deficiente: mi mandino i certificati di nascita e vaccinazione, nonché un certificato medico su la condizione del poveretto.

Quanto alle disposizione testamentaria della piissima Amalia Carena, Essa me ne aveva scritto in America, ed io avevo accettato di compiere le sue volontà, ma, ho anche detto, sempreché avesse disposto le cose da avere onde pagare la tassa di eredità.

Invece ora di denaro non ce n'è, anzi il prete disse che era lui che manteneva; noi dovremo pagare una tassa di eredità forte.  

Non possiamo andare a possesso del fondo, o dirò meglio, godere il frutto dei terreni, perché furono affittati di recente, per un periodo di anni, e per un affitto tali che il prete dice che a lui non basta per vivere, quindi...        
















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Oltre la tassa di eredità, a noi resteranno ancora le tasse annuali presenti, migliorie da fare etc...  

Rinunciare? E allora quella roba e chi va? e chi adempirà più la volontà della Amalia Carena? E si tratta di S. Messe, e di tenere aperta ed officiata quella Chiesa, e provvedere ai bisogni religiosi di Cusinasco non solo, ma delle ville e cascinali.

Metterci un nostro sacerdote non si può , perché ha lasciato che rimanga l’attuale prete finché vive.

Essa era tutta nelle sue mani, in questo ultimo tempo.

Se non sono sicuro che si eseguirà in tutto e per tutto la volontà della Defunta, non mi dà l'animo, e non lo farei mai. Vendere dei terreni non si può , e allora?  

E il tempo stringe, e mi dicono si tratti di dover pagare al Governo qualche decina di migliaia di lire, ed ora non le ho.  

Mi raccomandino un po’ alla Madonna SS. e anche alla pia Defunta, la quale, spero, dopo tanto patire anche moralmente, che sia già nella beatitudine del Signore.  Anch’io avrei bisogno di conferire con Loro, e per Molino e per avere consiglio per questa situazione.

Scriverò Loro quando sono in Tortona, - in questi giorni sarò fuori.  

Iddio Le conforti di una ampia consolante benedizione.

Ossequi.

Delle Signorie Loro umile servitore in Gesù Cristo  


Sac. Luigi Orione