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Il Can. G. Pulvirenti Segretario di Monsignor Arista, è nato in nacque ad Aci S. Antonio, Diocesi di Acireale. E` di famiglia religiosa e piuttosto agiata fu ord venne ordinato da circa tredici quattordici anni; e può avere sui trentotto dai trentasei ai trent’otto anni di età; egli è di ha sana costituzione, ed ha presenza affabile e modesta. Di lui dovrò fare un panegirico; ma è la verità, e nulla più.  

Mi risulta essere piissimo, ed universalmente stimato.  

Ha lavorato a trasfondere nei Sacerdoti la divozione a Gesù Sacramentato sia con la istituz l’istituire i Sacerdoti Adoratori, sia con la diffusione di preghiere da lui apposite per l’ora di adorazione, in parte da lui stesso scritte, che rivelano il suo amore al SS. Sacramento.  

Per la sua pietà e discrezione era già stato già proposto a Direttore Spirituale di questo del Seminario di Messina. Ha modo umile ed edificante di nel di ragionare; quand’è presente il suo Vescovo o qualche Superiore, raramente parla, se non viene è interrogato; e ciò ho e notai pure che a tavola sta molto composto e poco non parla poco, e non egli che ciò mi pare molto buon segno di virtù mortificazione virtù.  

Non ha gran voce nel predicare e la sua predicazione è facile e con unzione. La dote di annunziare la parola di Dio umilmente per farsi capire e fare il bene delle anime da queste parti essendo cosa alquanto rara da queste parti, specialmente in chi è Professore, e quindi anche questo mi parve indice di pietà e di umiltà pure indice di buono spirito sacerdotale. E` Sacerdote d’ingegno ed ha nome di dotto. Anche i suoi fratelli sono tutti intelligenti ed uno d’essi giovanissimo ancora è già Professore alla Regia Università di Roma, dove succedette a Filomussi.        




















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Il Can. Pulvirenti Ottenne in Roma la laurea in Teologia e Diritto Canonico. Ritornato in Diocesi fu posto ad insegnare belle lettere, cioè latino e greco al Liceo Vescovile – poi insegnò ebbe la Cattedra di Dogmatica e di Diritto Canonico: insegnò Sacra Scrittura, ed ora fa l’ebraico.  Dovunque fu posto fece sempre bene, e pose la massima diligenza nell’adempimento del suo ufficio.

E` di carattere serio e prudente; alcuni lo dicono trop po prudente, ma la sua è prudenza di chi ha l’occhio e sa avere pazienza per riuscire e non dover rifare per la buona riuscita delle opere anche nello zelo per riuscire nelle opere che intraprende.

Fu delegato da Mgr. Arista dal suo Vescovo a presiedere l’Opera degli Oratori Festivi e col suo tatto seppe riuscì a stabilirla in molti Paesi della Diocesi, fondò diciassette Oratori festivi convocò due volte il Congresso Diocesano degli Oratori per i fanciulli stessi con buoni successi effetti risultati. Di idee giuste

In quanto a pastorale, credo difetti un pochino di pratica – ciò che difetto del resto tranne la Diocesi di Acireale e qualche altra un po’ comune in Sicilia, dove tutti parlano molto, tutti hanno molto ingegno scintillante, tutti sanno, ma poi, praticamente, pochi fanno.  

In lui questi difetti però non ci sono, e se manca un po’ di in esso di un po’, dirò così, di apostolicità pratica, ciò proviene dal non essere mai stato parroco n‚ cappellano proprio a contatto col popolo, ma sempre in Seminario.

Gli Potrebbe giovare assai a questo intento a formarlo lo stare un po’ di tempo ai fianchi qualche tempo insieme al Vescovo, e il fargli da Vicario, come anzi ho detto.        

























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Il Can. Giov. P. Segretario di Mgr. Vescovo di Acireale Monsignor Arista è nato ad Aci Sant’Antonio in Diocesi di Acireale. E (fu) è Sacerdote da circa quattordici anni, e può avere forse un trentasette o trent’otto anni di età. La sua E` di famiglia è religiosa e agiata. Egli è di sana costituzione, e la sua presenza è dolce affabile e modesta.

Senza esagerare mi parve pii Mi risulta che è piissimo ed universalmente stimato.  Ha lavorato a trasfondere nei Sacerdoti la divozione a Gesù Sacramentato, sia con l’istituzione l’istituire i Sacerdoti Adoratori, sia con preghiere, da lui stesso scritte, per l’ora di adorazione, che rivelano il suo amore al SS. Sacramento. Per la sua pietà era già stato proposto a Direttore di questo Seminario di Messina, benché si prevedesse dubitasse che il suo Vescovo non l’avrebbe lasciato partire. Mi dissero che predica con unzione e si prepara bene.

Ha un’aria modo umile ed edificante di discorrere parlare, a tavola raramente ragionare presente il suo Vescovo o qualche Superiore, raramente parla, se non è interrogato. H So che la sua predicazione è facile e piena di con unzione, - e questa la dote di parlare di parlare di annunziare la parola di Dio per far si capire è cosa qui alquanto rara specialmente per chi è Professore e indice di umiltà di pietà e di umiltà nei preti siciliani che hanno è ciò ho visto notato che fa pure quando è a tavola, e questo mi pare molto buon segno di virtù.  

Detto Canonico E` sacerdote d’ingegno ed ha fama nella sua Diocesi ha fama di molto essere molto bene uomo istruito.

Ottenne mi pare abbia Ottenne in Roma le lauree in Teologia e Diritto Canonico, e, venuto ritornato in Acireale fu posto ad insegnare belle lettere, cioè latino e greco, al liceo vescovile, poiché si era già distinto an non solo nello studio delle nelle discipline sacre ma anche nella anche in letteratura. Anche Pure i suoi due fratelli sono intelligenti, uno d’essi è avvocato un altro giovanissimo ancora assai più giovane del Canonico è già Professore alla R? Università di Roma, dove succedette e Filomussi, ed è buon cristiano.      




















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Il Sac. Pulvirenti ebbe poscia in Seminario anche la cattedra di Dogmatica e di Diritto Canonico: insegnò pure Sacra Scrittura, ed ora fa l’ebraico. In tutte le Nelle diverse materie d’insegnamento fece sempre bene e nell’adempimento adempì nell’adempimento del suo ufficio pose la sempre con grande diligenza di ogni suo ufficio bene omnia fecit.  E` di carattere serio persona prudente, così che alcuni lo dicono fin troppo prudente ma la sua non è timidità ma è prudente ma il suo è zelo che ha occhio e naso e che procede tranquillo per riuscire nelle opere che intraprende con giudizio pacatezza, attività e vigilanza per riuscire cui riesce quasi sempre in tutto ciò che intraprende. Alcune volte può Ad alcuni la sua prudenza potrebbe sembrare timidità perché in certe sue decisioni forse andrà va a rilento; ma il successo prova che i suoi consigli erano sono pesati alla presenza di Dio del resto è bene che i giovani vadano un po’ adagio.


In risposta alla lettera (N° di Protoc. 836) di codesta S. Congregazione Concistoriale che si riferiva al Rev.mo Canonico Giovanni Pulvirenti, segretario Vescovile di Acireale, umilio a Vostra Eminenza le seguenti note notizie. Esse semb potranno sembrare forse un panegirico; ma è la verità e non vi è nulla di più.  

Ho dovuto impiegare più di un mese nelle indagini per condurre nel condurre le indagini in modo sicuro e per essere sicuro che affinché perché nulla trapelasse e per avere dare avere dati sicuri.  


E invero fu delegato dal Suo Vescovo a presiedere svolgere diffondere propagare diffondere dirigere in Diocesi l’Opera degli Oratori festivi pei fanciulli, riuscì col suo tatto riuscì a stabilirla in parecchi a consolidarla in più paesi, - e sono ora diciassette gli Oratori festivi bene organizzati senza tener conto di altri avviati discretamente.        






















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Convocò due volte il Congresso Diocesano degli di detti Oratori festivi con consolante risultati consolanti; egli stesso quanto più che poté quando può si reca ogni domenica alla festa e quasi sempre a piedi al suo paesello per che è vicino ad Acireale dove ha fondato un Oratorio pei fanciulli.  

È di In fatto di idee religioso - politiche è sicuro e devotissimo alla Santa Sede. Benché debbo con dolore debbo notare che il giornale settimanale cattolico locale che propugna l’idea cristiana (!) è un po’ scioccherello e che si pubblica in Acereale non è sempre nelle idee esatto, ed un è spesso un po’ scioccherello, come ne è leggero ne è il nome titolo “Excelsior!”, che somiglia più a nome di giornale letterarario che di difesa cattolica.  

Ma siamo in Sicilia ciò dimostra fa ricordare pensare che anche in Acireale si è in Sicilia, benché sia la Città e Diocesi esemplare dell’Isola. Il Sac. Pulvirenti però pare abbia mai scritto su quel periodico.

In quanto a pastorale credo difetti un pochino poco ciò prova a lui manca ora. Manca a lui dirò così quella apostolicità pratica che viene da chi visse al Sacerdote a contatto del popolo dal vivere a contatto del popolo; ciò proviene dunque dal non essere egli stato mai parroco né cappellano in cura d’anime, ma sempre in Seminario. Non è che non ci sia stoffa, tutt’altro!

Mi pare potrebbe giovare assai a formarlo lo stare – se poi se la sent qualche tempo ai fianchi del suo Vescovo, e il fargli non solo da Segretario, ma da Vicario Generale, come di fatto si può dire che gli fa, pure non avendone nome, di Vicario nominalmente non c'è. Poiché è da sapersi che egli per delicato riguardo al Provicario che è…

Così fino all’anno scorso fu Vice Rettore del Seminario, e mi consta che lasciò tutti contentissimi. Ora, se si pensa che l’ufficio di Vice - Rettore d’un Seminario è posto faticoso, delicato e facile a diventare bersaglio poiché le parti più odiose nel governo del Seminario le deve quasi sempre compiere il Vice - Rettore, è facile dedurne che il suo tatto e la sua che deve essere assai prudente       




















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Oltre agli offici da lui esercitati in seminario come insegnante nei vari rami dello insegnamento, egli, fino all’anno scorso, fu Vice - Rettore del Seminario e mi venne rif consta che lasciò tutti contentissimi. Ciò mostrerebbe il suo anche il in lui tatto e la sua prudenza non comune, tenuto conto presente che la carica di Vice - Rettore d’un Seminario è in ciò delicatissima e facile ad incontrare, suole essere faticosa delicata e sovente spesso esposta a facili odiosità che se non vi è rara prudenza cui sovente.  

Egli attualmente, non solo è solo il Segretario del Vescovo, ma di fatto benché ne è il segretario (non ancora di nome poiché vi è per delicato riguardo al vecchio Provicario) ne è anche il Vicario Generale, ed è veramente il cuore e il braccio del Vescovo, come vuole San Francesco di Sales. (Fu con lui ultimamente a Randazzo in mezzo ai colerosi tra i colerosi)...


non porta il nome di è vicario vecchio non è stato nominato Vicario (di vecchio non ce n’è) ma tutta la Diocesi sa che il cuore e il braccio del Vescovo è lui, e che, domani, lui vicario lui - sarà il Vicario anzi è da alcuni anni che in dio il clero di Acireale parla di lui come di un soggetto episcopabile.

In conclusione: il Canonico Pulvirenti è un ecclesiastico di grande pietà degno di più ampia ammirazione per virtù e sapere Eminenza io sono un povero peccatore e ignorante assai ma durante le indagini fatte sul conto di lui, mi sono venuto formando la persuasione che nulla gli manchi di quanto si richiede per formare un Vescovo secondo il cuore di Dio e i bisogni della Chiesa, se si eccettui quell’osservazione che in coscienza ho creduto di dover fare esporre umilmente ma che non tocca le sue belle doti.

Risplende soprattutto in lui uno zelo instancabile per la gioventù.  Di lui mi pare si può possa ripetere ciò che è detto nella S. Scrittura: Vidisti virum velocem in opere suo.  Tanto egli Ecco la prima l’idea che mi rimase dopo averlo veduto e studiato considerato benché giovane di età in pochi anni di sacerdozio ha fatto molto cammino.           




















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Se poi debba essere anche virum velocem nell’Episcopato:: lo Spirito Santo e il nostro Caro e Santo Padre sono Essi che devono fare: badate bene che sono un povero peccatore e non vorrei

uno zelo che procede tranquillo ma che non si ferma mai nella prudenza che, come dice la Scrit il Signore nei Proverbi, è la scienza dei Santi e del governo saggio.

Con la mia osservazione non vorrei essergli di disturbo. Egli è molto divoto della SS. Vergine, e i Sacerdoti che amano la Madonna fanno sempre miracoli  tanto più quantunque che la Diocesi di Acireale, in paragone delle altre Diocesi di qui sia un giardino, non lascia da qualche tempo di dare al Vescovo molto lavoro di preservazione e di difesa per l’assalto che a quella Città specialmente vanno dando la Massoneria e il Socialismo della vicina Catania.  

Per quanto mi pare dunque tutto questo reputo il Canonico Pulvirenti più che meritevole di essere preso in considerazione per il governo di una Diocesi.  

Per la sua giovane età tuttavia e per gli uffici pastorali coperti sin qui mi parrebbe conveniente che si potesse formare ancora per qualche anno se non c'è urgenza di provvedere con lui a Diocesi qualche da renderlo preparato a sostenere la lotta che le sette vanno preparando alla Chiesa così da lasciar venire qualche cappello bianco; poi se ne avrà un Vescovo coi fiocchi, poiché alla pietà, alla dottrina e prudenza unirà quella sapienza pastorale che viene dalla virtù e dottrina dai dolori e dalla esperienza fatta col suo Vescovo (nel) governo di una Diocesi il suo episcopato e da operare veri frutti di benedizione da fargli penetrare i dolori della Chiesa e del popolo cristiano e da rendere santamente


























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Egli ha un ‘aria affabile e maniera edificante di parlare modi umili e la sua predicazione è facile e piena di unzione…  


È di idee sane e devotissimo alla Santa Sede...


Mi pare di non esagerare nel dire a Vostra Eminenza che questo Sacerdote è un santo prete e un vero modello di virtù e di gravità e di dottrina sacerdotale. Si vede che egli è veramente un uomo che si è veramente venduto al Signore, e in quel giorno che l’ho visto mi è parso di avere guadagnato una grande fortuna.  

Benedetta la Diocesi che ha simili Sacerdoti!…  


Eccell. Rev.ma,  

Umilio a V. Eccell. Rev.ma le prime copie d’una circolare per…      


Messina, 22 Agosto 911   


Chiusa della lettera al Card. De Lai per il Can, G. Pulvirenti di Acireale  


Vostra Eminenza Rev.ma mi perdoni il ritardo, e si degni pregare per me raccomandarmi al Signore e alla Vergine SS. e mi dia voglia darmi la Sua Benedizione.  

Le bacio con riverenza la S. Porpora e con la maggiore venerazione mi professo Umil.mo Osseq.mo Servo        
























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Finora ha ancora poco patito.  

Mi pare che qualche anno ancora, così da lasciargli venire qualche cappello bianco e da impratichirlo nei dolori e l’esperienza della amministrazione di una Diocesi, conferirebbe a dargli quella sapienza pastorale e maturità da farne un Vescovo preparato a penetrare tutti i dolori della Chiesa      


22 agosto 911,  


Io però nell’esporre questo non intendo, Eminenza Rev.ma, dare pareri, perché in verità mi sento così miserabile che ho vergogna di me stesso; e solo per la misericordia di Dio e la protezione de Maria SS. spero di salvarmi. ho scritto così perché lo sento in coscienza ma temo di sbagliare e vi avviso; e spero che si rivolgeranno anche ad altri, trattandosi di cosa così importante.