V084T091 V084P129

[Da copia dattiloscritta]

        Tortona, 6 Dicembre [1]939.

 Egregio e Caro Signor Avvocato [Baraggioli]

Ho ricevuto la gradita Sua. Perdoni se rispondo breve, poiché ho lasciato il letto un po’ fa, dopo una settimana d’una forte bronchite con continue espettorazioni di sangue; non mi è ancora passata del tutto, ma va meglio.

Quanto a ciò che Ella mi comunica, è cosa che fa dispiacere, e che potrebbe avere un forte contraccolpo sulla povera Signorina.

Io spero, però , che non arriveranno a tanto, e che si possa accomodare ancora ogni cosa, data la bontà della Signorina verso le nipoti e le sue buone disposizioni.

Direi di indurla a farsi visitare da specialisti di fama, uniti o separati, - i quali non dubito che dichiareranno che Essa gode della pienezza delle sue facoltà mentali, e non è affatto tale da doversi interdire.

Non la ho più vista da parecchi mesi, né so dove abiti; quando Lei, Signor Avvocato, mi parlò l'ultima volta, non me ne potei occupare, poi cominciai a non sentirmi bene, poi dovetti cedere.

A quanto sopra aggiungerei, oltre a darle conforto, povera Signora, di tutelarla quanto si può dalle vessazioni, se ancora ne venissero, sì che non venga coartata nella sua libertà. Poi lasciarla libera che disponga del fatto suo, come in coscienza essa crederà.

Scusi se non mi dilungo; spero vederLa presto.

Tanti ossequi ai Suoi ottimi Genitori, e mi abbia con alta stima

Dev.mo servitore in X.sto

     Don Orione. della Div. Provv.