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[da Copia dattiloscritta]       

Tortona, 25 Dicembre 1933.        Natale dell’Anno Santo  

       della Redenzione      

Usanze della Congregazione

Nel Nome di Gesù  -  Amen!    

I Figli della Divina Provvidenza - e, possibilmente, quanti dipendono o sono diretti da loro, - dal canto del Gloria  del Sabato Santo (Messa della Resurrezione), sino alla Pentecoste,  (inclusive), pregheranno stando in piedi; - eccettuato il tempo della Consacrazione ed elevazione della  Ostia e del Calice: durante la Comunione del Sacerdote e dei fedeli: nel momento della Benedizione Eucaristica o al passaggio del Sacerdote con il SS.mo Sacramento, - e quando il Sacerdote benedice il popolo, come in fine della Messa, dopo aver distribuita l’Eucaristia, etc.

Ciò si farà in memoria della Resurrezione di N. Signore  Gesù Cristo; - a meno che i Vescovi o la Chiesa disponessero diversamente. Tale era l’uso primitivo nella Chiesa, sì in Oriente che  in Occidente, uso attestato dai Padri, tra cui S. Ireneo,  Tertulliano, Clemente Alessandrino, S. Cipriano, Pietro, Vescovo d’Alessandria.  E così ha ordinato si facesse il 1° Concilio di Nicea,  (Can, XX) Anno 325, pontificato di San  Silvestro, regnando Costantino il Grande.























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I Padri ne parlano come d’un uso di tradizione apostolica  e il Concilio Niceno I ordinò  si pregasse così “come era  l’uso antico”, destinato a richiamare alla memoria uno dei  più grandi Misteri della nostra Redenzione.  

I Figli, dunque, della Divina Provvidenza riprenderanno  l’antico uso, allo stesso santo fine.     


Sac. Luigi Orione             

dei Figli della Div. Provv.    

S. Pasqua del 1934 = Canonizzazione di Don Bosco  57