V084T137 V084P227
[Minuta]
Rev.mo Monsignore,
In
seguito ordine
Le telegrafai, dietro espresso del Prof. Fornari le
telegrafai
di farle tenere direttamente e d’urgenza una
informazioni riservate se
era vero che
sulla Signora Caterina Basile Ved. Salvatore Picciotto, residente a
Tremestieri,
malata.
Eccole
dunque: detta Signora è veramente malata, e subì già una
operazione chirurgica, e un’altra
ne deve ancora domani
dovrà di questi giorni essere
nuovamente operata
sottoporsi ad altra grave e pericolosissima operazione per tumore
interno. Il marito le morì nel disastro, ed ha un figlio, ora
venuto in famiglia per la malattia della madre, ma tenuto a Frascati,
in un Istituto (Villa Sora) credo
a conto credo del Santo Padre. Essa
È una buona madre
cristiana, forse l’unica della famiglia, però essa
non è povera ricchissima ma neanche
non è in grave bisogno; la
dote è in gran parte
ebbe in dote lire 12.000 in buona parte salvate da
parte del marito che non ebbe
Essa
abita con lo suocero, Avv. Rosario Basile, che fa da Sindaco a
Tremestieri e che è
ancora
oggi un
buon proprietario: per
quello che si vede
e tutto libero da ipoteche può avere
non meno
essere di un patrimonio di cento
circa duecento
oltre centocinquanta mila lire, e deve
vi è inclusa la parte che ancora deve
parte
deve alla vedova e nipote al figlio morto. È persona cattolica di
nome ma non
è praticante non in casa quella è
in pratica di vita cristiana non ne fa mai: mai egli né i figli si
videro a messa né ai Sacramenti. È
come certi cattol.
Ha
altri figli superstiti han
che stanno con lui sono avvocati e
ora fanno qui gli avvocati
fanno affari; qui ora gli Avvocati in genere fanno affari d’oro
buoni; io lo vedo per quello che fanno attorno ai patrimoni di tanti
poveri orfani.
Perdoni
il ritardo, credeva
di poterlo far prima
non mi fu possibile inviare
informarla prima perché ebbimo qui Sua Emin. il Card. Lualdi,
l’Arcivescovo di Siracusa, quello di Patti e di Lipari. Le presenti
informazioni sono sicure.
V084P228
Verranno quei di Sant’Anna a portarle un quadro della Consolata identico a quello del Santuario di Torino, che deve essermi spedito qui per mettere su un altare della Chiesa pei morti del Terremoto: è un dono del Canonico Allamano, nipote del Venerabile Don Cafasso.
Desidererei
che mi ottenesse dal Santo Padre che Egli stesso si degnasse
benedirlo e annettervi tutti quel favori spirituali che si hanno da
chi prega nel
davanti alla Consolata di Torino.
Dica
al Santo Padre che in
quasi
qui sorgono le Chiese, che, qui
con l’aiuto di Dio, si fa il Catechismo con un po’ di ordine e
anche di profitto, che fanno
dei
si mettono in grazia di Dio quasi ogni
giorno
delle
mezze sempre
dozzine di famiglie, che non c'erano: sono sempre parecchie coppie di
sposi che non c’erano: che però c'è ancora molto da fare, c'è
molta irreligione e scostumatezza: molta
anche nei buoni, molte cerimonie, molta apparenza e poca sostanza di
vita cristiana, tanto che mi pare di essere come affogato in un mare:
Alcuni
per farli sposare ci do dieci o quindici lire
I malati sono più assistiti