V084T139 V084P231
Alla Madre del Signore
Dolce Signora,
quanta tristezza,
quante miserie,
quanto dolore quaggiù!
né un’ora
senza amarezza passa,
né gioia
senza terrore.
Solo il tuo sguardo
tanto soave
rinfranca l’anima impaurita.
Il foco ond’ardo posa;
men grave è ogni martirio;
torna la vita.
La tua dolcezza
chi può pensare
come, a comprenderla,
misero io sono!
Il cuor si spezza;
lacrime amare
piange, né credere
vuole al perdono
talora: e intanto,
V084P232
dolcissim’onda,
come in un arido
fiore rugiada,
la tua lo penetra
pietà profonda,
ed all’altissima Pietà fa strada.
G. Salvadori Roma,13 luglio 1892.