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[Minuta]
Eminenza Rev,ma,
Stamattina
Jeri
mattina, verso la fine della consueta udienza sua
eccell. Rev.ma
Mgr. Arcivescovo mi interrogò io
se avessi domandato al Santo Padre un ajuto
per la Curia e se gli
avessi chiesto una
mia
una
persona di mia fiducia.
Risposi
Ho risposto di sì, ed
accennai
e toccai
gli esposi parecchie ragioni non
solo
di convenienza non
solo ma
e di necessità di tale ajuto
affinché la Curia realmente
possa in effetto funzionare e riescire allo scopo suo, specialmente
dato
nel
momento
nello stato eccezionale
attuale
eccezionale in cui si trova Messina e almeno parte della Diocesi.
Di
detto ajuto Del resto io aveva sentito il bisogno di
Gli ho manifestato come da
tempo
io avessi da tempo pregato il Santo Padre di dispensarmi da questo
officio per
la mia
pel
sincero sentimento della mia indegnità e incapacità e
ignoranza,
e pel
bisogno che sento di ritirarmi
darmi ad una vita più mortificata e interiore, e ad attendere alla
mia
vera formazione religiosa mia e alla
mia
della piccola Congregazione; ma che il Santo Padre non aveva finora
creduto finora di accondiscendere e.
Quindi dovendo io
anche per espresso
suo
espresso desiderio pure
anche ultimamente espresso
del Santo Padre pure ultimamente espressomi continuare a curarmi
prendermi cura degli orfani pel
al fine di impedire per
quanto è possibile
che essi cadano in mani settarie, essendo
pur troppo
trovandosi il Patronato Regina Elena in mano della Contessa Spalletti
una
donna vana legata alla Massoneria e ai modernisti e dovendo pure ogni
tanto assentarmi come
saprà la anche pure
visitare ogni
tanto con qualche frequenza
le piccole
Case della Div.
Provvidenza
della piccola Congregazione così
mi era impossibili mi visto che sono incapace ad
ma vistomi nella impossibilità di attendere bene
a tutto, poiché è sempre vero che pluribus intentus minor est ad
singula sensus, io
ave era nella necessità di domandare l’ajuto
io domandai al Santo Padre una persona di fiducia che mi aiutasse e
mi
sostituisse nelle assenze. E apersi sinceramente l’anima mia a
mgr. Arcivescovo manifestandogli che aveva pure
già
anche indicata al Santo Padre la persona che mi pareva
fa
atta all’uopo in un ecclesiastico pio
prudente, pio ed istruito.
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Che
però non si trattava di un forestiero; anche
per
e ciò aveva fatto anche
di proposito per non suscitare diffidenza, e quasi
mortificare il Clero locale
messinese
locale quasi non ci fosse qui un soggetto capace, ma aveva
proposto
anzi di un Sacerdote messinese e
di un membro
e anzi un
dignita
dello stesso Capitolo Metropolitano, homo
novus.
In
questi giorni venne a Messina il Commr. De Giorgio, Segretario
Generale del Patronato,
e mi riferì che la Contessa Spalletti ha deciso di affidare parecchi
orfani e P. Ghignoni il quale fece un giro per l’Italia dai
modernisti
da quelli
alcuni che la pensano a
modo suo
come lui e raccolse alcune migliaia di lire e ora
sta impiantando a Venezia dove
ha affittato
in uno splendido palazzo credo
appositamente affittato un Collegio per educare a modo suo la
gioventù.
Ho
potuto sapere che vi sono
saranno giovani già grandi
quasi formati, e il Patronato passa pei
suoi orfani al Padre Ghignoni L.100 al
mese
mensili per ciascun orfano oltre il corredo ecc.
Padre
Ghignoni fallirà
perché
farà fallimento, anche perché non è testa da amministratore è
la negazione
io lo conobbi da quando egli era a Genova al Vittorino da Feltre, ma
potrebbe fare del male ai giovani e credo doveroso avvertire
far conoscere i
suoi passi
a Vostra Eminenza i
suoi passi
questi suoi passi, poiché temo che là egli formi scuola per quei
provvedimenti che stimasse del caso.
Io
Prego Vostra Eminenza di degnarsi comunicare la cosa al S. Padre, e
poiché non ho tempo a scriverne all’Eminentissimo Cardinale De
Lai, la prego pure di usarmi la carità di informarlo di tutto,
affinché egli che già sa tutta la pratica sia prevenuto anche
di questa nuova anche sull’esito della nuova
anche sui precedenti conosca così lettera inviata dalla
concistoriale e
si faccia poi la volontà di Dio.
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Io
bacio con venerazione e affetto grande
grande in Domino la Sacra Porpora di Vostra Eminenza e
le esprimo una speciale devozione perché vostra eminenza e.
La
prego di benedirmi
dire al Santo Padre di benedirmi e
di pregare
e anche Vostra Eminenza mi benedica e preghi per me, affinché viva e
muoia di amore ai piedi della Chiesa
Santa Sede; questo è l’unico mio
desiderio mio e dei miei figliuoli:
nel
Signore fiat! fiat!
che in modo speciale è fatta bersaglio ai nemici della Chiesa perché
è fat fra tutti i figli è fatta degna ed è fa
fatta degna ogni giorno è
fatta degna esposta
pro nomine Iesu contumeliam pati.
Di Vostra Eminenza Rev.ma
Umil.mo
Osseq.mo Servitore in Gesù Cristo Crocifisso
e in Maria SS.
Sac.
Orione Luigi della piccola
Opera della
Divina Provvidenza
…A
questa festicciuola che vuole essere un
Al modesto trattenimento che vuol essere una festa di gratitudine dei
fi di gioventù più
dei fanciulli messinesi che sempre allieti il Cuore del Sommo
Pontefice Pio X al Quale si deve anche questo Oratorio, presenzierà
si degnerà presenziare Sua Eccellenza Rev.ma Mgr. Emilio Cottafavi,
Delegato Pontificio.