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[Minuta]
Jeri
sono stato alla Casa di salute Mandalari, a visitare il minorenne
Calabrò Giovanni fu Francesco da S. Alessio d’Aspromonte, come da
in
Ella, Sig.r presidente, mi aveva dato incarico.
Mi
tratteni con l’orfano per un venti minuti. Il giovane è in ottimo
stato di salute, e
si vede
egli è già un pezzo d’uomo e ben tarchiato e così sviluppato e
barbuto da mostrare un’età
almeno ventitré o ventiquattro anni.
Lo
trovai tranquillo e lieto della visita, forse un po’ imbarazzato
perché
era
dal vedermi la prima volta che
vedevami.
In
quei momenti dimostrò di avere
essere nel pieno possesso delle sue facoltà menta- li, l’occhio
aveva limpido e tranquillo. Mi confermò di stare in buona salute, di
dormire senza sonni agitati, di avere buon appetito. Mi
Lo feci parlare del suo paese, della popolazione, del disastro, di
tutto ciò che lo poteva avere più colpito nella fantasia o nel
cuore, e il suo discorso filava con tranquillità e grande lucidità
di mente.
A
toglierlo A toglierlo
A dargli ragione della mia visita a lui gli manifestai che era il
Patronato che desidera conoscere come stesse di salute. Allora mi
domandò se egli è passato nelle mani del Patronato, e avendogli
risposto di sì, se ne mostrò contento di
ques. Domandò chi è che gli amministra i suoi beni, qui non ho
risposto non ho creduto
mi
sono limitato a dirgli di stare tranquillo e di guarire che
il Patronato si sarebbe preso ogni cura di lui e delle cose sue.
Prima
di lasciarlo gli ho chiesto se avesse qualche desiderio da esternare
manifestare al Patronato. Mi rispose che si sentiva bene e desiderava
si facessero subito le pratiche col tribunale per toglierlo di là.
Alla
domanda da quanto tempo si sentiva bene, mi disse: da
due mesi.
Prese il caffè ins
con me, e mi
disse che
mostrò desiderio che ritornassi…
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…L’impressione
che ne ho
riportato
riportai è che egli
non
convenga togliere quanto prima l’orfano da quel pos
luogo, poiché non mi pare affetto da demenza così grave da
ess
che occorra tenerlo richiuso a
quel modo
così.
Il
giovane di
Non mi spinsi a certe domande col
giovane,
che si potevano riferire troppo da vicino al suo trattamento, poiché
mi
era
fu sempre presente il Sig. Mandalari, uno dei proprietari della casa
di salute, benché da principio il giovane mi abbia dato delle
occhiate assai espressive per
a significarmi che egli
avrebbe preferito essere solo con me
non gradiva la presenza di quel terzo.
Egli
è in floridissima salute ma
Si trova mal vestito.
Troppo
non posso
Con una sola visita non posso aver tanto in
mano
da formarmi un criterio sicuro
così da rispondere
riferire in modo sicuro, su quanto l’onor.le
Chimirri
Lei, caro sig.r presidente, domanda; xxx
non mi pare che
però non credo quella Casa di salute offra le più
serie garanzie rispetto alla custodia e alla desiderabile guarigione
dell’orfano, e quindi non posso in coscienza dire che essa dia un
assoluto affidamento.
Proporrei
che del
il Calabrò venisse trasferito lontano di qui e dalla Calabria, e che
ciò fosse quanto prima.
La
retta mensile è di L. 3600 ma credo che forse si sono
Il mantenimento dell’orfano mi disse il Sig.r Mandalari, costa lire
3600;