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[Lettera]

Tortona, il 23 Dic. 1897

Veneratissimo Sig. Arciprete,


Oggi è venuto a Tortona il Sig. Prevosto, e gli ho parlato, e gli ho dimostrata la cosa come la vede lei, Veneratissimo mio Sig. Arciprete.

Tutta prima era un po’ alterato, ma poi ha terminato col rimettersi, tanto più che io gli ho fatto anche notare che pel 1 non potrei venire essendo già impegnato a Moneglia. Anzi uscì in alcune parole per cui intesi che non sarà certo lontano il giorno di una pace desiderata, e in cui saranno paghi i voti che ella dimostra, nella gentilissima lettera che mi ha scritto, o Veneratissimo Sig. Arciprete.

Egli Sabato non dirà niente, si limiterà ad annunciare le quarant’ore.

Egli aveva bisogno d’una Messa e d’aiuto per confessare, gli aveva già promesso di cantargli la S. Messa D. Cabella, ma oggi non poteva piû, sicché gli ho detto che ci andrei io e l’aiuterei, se farà bisogno, anche a confessare.

Così partì contento. Ecco adunque tutto a posto, per grazia di Dio!

Forse può essere assai facile che venga a far Natale colla Mamma, e allora, le parlerò meglio e, se crederà, l’aiuterò anche per le sante confessioni.

Comunque sia, aggradisca, Ill.mo Sig. Arciprete i miei auguri e felicitazioni.

Voglia pregare per me, che sento in questi giorni la ricordanza più viva del bene che sempre mi ha fatto.

Sempre suo in G. Cristo

obbl.mo servitore e parrocchiano


D. Orione