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[Minuta]
+ G.P.A.M.!
Carissimo D. Allasia,
Il giovane Zafferani fu ricevuto a L. 20 mensili senza deduzione di spese né d’entrata: me lo indirizzò D. Giudice con un biglietto di raccomandazione, ma ricordo d’aver detto chiaramente alla madre che non si poteva fare riduzioni.
Dite
a D. Ravazzano che ho scritto a Monsig. Vescovo tre lettere: la 1.a
di 40 facciate; la 2.a, credo, di 8; la 3.a o di 8 o di 11, non
ricordo più bene. La prima delle tre lettere parlava ampiamente
al
Vescovo del Ch.co Ferrari, e gli diceva le buone disposizioni di
Monsig. Daffra e come basterebbero due parole del Vescovo, perché
Daffra lo possa accettare nel Suo Seminario, essendo questa una
condizione convenuta a
tra i Vescovi della Liguria, che cioè nessuno accetti giovani
chierici di altra Diocesi, se non ci sono due righe autografe del
Vescovo Diocesano. A D. Ravazzano ho scritto pure da Roma, pregandolo
che faccia in modo che, da chi tiene o riceve la mia corrispondenza
in cotesta casa, da
cui con mio vivo e profondo dispiacere
non ebbi da voi mai una parola di notizie, possa
avere detta corrispondenza,
ciò che non si rifiuta neppure ai detenuti politici, che sono nelle
più terribili prigioni dello Stato.
Mi fa piacere però tanto la vostra cartolina, la quale, se non altro, mi fa sapere che pregate per me, ciò che è la più grande consolazione che mi si possa dare, ma non è tutto. Guardate di trattare i giovani con fare materno, e di non provocarli, ma piuttosto di guidarli e di compatirli, così starete meglio voi e i figli ameranno il Signore anche nei loro Superiori. La posta che mi riguarda consegnatela al Prof. Goggi che credo sarà giunto da S. Remo come ne ha scritto a D. Sterpi; e se egli non c’è, e voi non potete fare tutto, incaricate un Chierico che me la rispedisca a Noto, fino a nuovo ordine, vuol dire che di spesa non ce n’è
Quando sia lì Goggi, mettetevi a sua disposizione, e abbiatelo in conto mio
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Salutatemi tanto il Professore, il Maestro e tutti i Chierici e i giovani. Io prego per voi e pregherò tanto quanto può pregare uno che vi ama nel Signore, come vi può amare vostro padre.
Coraggio e lavorate: presto verrò ad aiutarvi. Vi benedico tanto tanto, perché Dio vi aiuti e consoli e benedica, aff.mo vostro.
D. Orione
Ossequiatemi tanto D. Ravazzano e i Goggi, se sono lì, ma già Ignazio sarà agli Esercizi Spir.