V085T042 V085P038
[Minuta]
Veneratissimo Monsignore.
Trovo un telegramma di Don Goggi che mi affligge veramente, e che, ad un tempo, mi dice che Vostra Eccellenza mi desidera subito a Roma.
E
come ho fatto scrivere
Come Vostra Eccellenza avrà saputo già dal Don Ignazio, io
vista la piega che prendeva certa
io ho già fatto scrivere costì dal Prof. Goggi, fratello di Don
Ignazio, che veniva di sicuro. Ora al telegramma di oggi mi sono
subito portato da Monsig. Vescovo, il quale è al corrente di tutto
l’andamento delle cose di Roma e di O… e ha scritto a Don Albera
da alcuni giorni: si attende. Egli mi ha detto di scrivere subito,
[per]
espresso, a Vostra Eccellenza che vengo, - siccome però qui tengo un
Istituto che è il Seminario dell’Opera, il quale si trova
nell'ultima
quindicina
degli ultimi periodi dell'anno scolastico e ne
potrebbe avere
la mia assenza [potrebbe]
portare grave danno a tanti di questi miei giovani che danno esami
pubblici: se Ella nella Sua saggezza vede che io possa aspettare a
venire almeno fino ai dieci o 12 luglio, io così mi potrò dopo
fermare a lungo costì ed andare ad Orvieto, e
sistemare
e parlare chiaro di ogni cosa - diversamente mi faccia pure
telegrafare dal Don Ignazio, che parto
immediatamente.
Caro
Monsignore, quanti patimenti in
questi
dopo che non ci siamo più veduti! Creda che anch’io sento un
grande bisogno di vederla; ho sempre taciuto perché mi pareva che
tutto si dovesse fare soffrendo, pregando e tacendo. lavorando