V085T164  V085P163

Archivio R. il 15 / X – [1]930

Curia Vescovile di Rapolla

il 10 Ottobre 1930.

Rev.mo Padre,


L’Ill.mo e benemerito Monsignor Chiapetta mi comunica dal Vaticano, in data dell’8 corr., di avere parlato personalmente con la P. V. Rev.ma intorno all’ammissione di dieci fanciulli terremotati del nostro povero paese insidiato dalla propaganda protestantica. Io gliene rendo grazie infinite e La prego di benignarsi di significarmi le condizioni di ammissione di detti ricoverandi.

Perdoni se Le reco nuovi fastidi. Iddio La ricompensi infinitamente di tanta Carità.

Permetta, che, in segno di viva riconoscenza, Le baci le sacre mani, e, coi sensi della più devota stima, mi raccomandi alle sue preghiere nonché a quelle dei cari Suoi Figliuoli; mentre passo al piacere di dichiararmi


di Lei, Rev.mo Padre, dev.mo in Gesù Cristo


B.to Mons. Antonio Chiaromonte

Vic. Gen.



[Sullo stesso foglio Don Orione, di suo pugno, scrive la seguente risposta.]



Rispondere che la sua lettera è giunta che Don Orione assente.

Qui risulta che Da il Superiore è in trattative per aprire nei paesi ultimamente devastati dal terremoto un Istituto per la gioventù maschile povera e abbandonata, anche non orfani.

Risulta pure che tiene pronto ed ha offerto a Mons. Chiappetta N. 5 posti gratuiti per orfanelle dai 2 ai 6 oppure 7 anni, siano possibilmente orfane del terremoto ma anche fossero orfane ma non a causa del terremoto.

Di questa pratica siamo delegati a trattare subito anche noi, poiché i posti sono pronti; occorrono documenti comprovanti orfanità e povertà.