V085T205 V085P224
[Lettera]
+ 29 Luglio 1939
Eccellenza Rev.ma,
Le bacio il sacro anello con grande venerazione.
Il sac. Enrico Varesi, un po’ più di venti giorni fa, venne a Tortona dove fu accolto con fraterna carità, e fornito di quanto gli mancava a vestire da prete.
Gli ho parlato e lo confortai a mettersi bene, e me lo promise. Con lettera lo accompagnai alla nostra Casa di Fano, raccomandandolo vivamente a quel Superiore.
Lo destinai a Fano per allontanarlo da Pontremoli e dalla Spezia, ma in via provvisoria, poiché non è ancora libero altro posto, dove avevo pensato di mandarlo.
La
condotta tenuta dal D. Varesi, benché nulla risulti di grave contro
la morale, non è però da Sacerdote che dimostri seria volontà di
essere
di riabilitarsi, tanto che a Fano non lo posso più tenere, e lo dico
con pena, spiacentissimo, Eccellenza, del dolore che Le dò.
Altri posti, adatti per lui, al presente non ne ho.
Egli, mercoledì o giovedì prossimo, sarà dimesso, e gli si pagherà il viaggio per Pontremoli.
Egli
Il Don Varesi, nei passati giorni, senza alcun permesso del
Superiore, è andato a Sinigallia, a Urbino; - passò fuori una
notte, né si sa dove l’ha passata.
Ora insiste, da piû giorni, di recarsi a Livorno.
Tanto ero in dovere di portare a cognizione di Vostra Eccellenza Rev.ma pur con rammarico. Si degni di scusarmi, - e voglia benedire a me e a questa Piccola Opera della Div. Provv.za.
Di V. Eccellenza umile servitore in G. Cr.
Sac. G. Luigi Orione della Div. Provv.za