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[Da copia dattiloscritta]

Anime! Anime!

6 Settembre 1939. XVIII

Caro figliuolo in Gesù Cristo


La grazia di Dio e la Sua pace siano sempre con noi!

Vengo nel nome del Signore a darti un incarico di fiducia, pieno di convinzione che, affidandoti non a te, ma a Dio e alla SS. Vergine, madre nostra tenerissima, assolverai bene al delicato compito. Ti destino alla Villa S. Luigi, conosciuta col nome di Villa Eremo, vicino a Varallo Sesia; e ti affido quei poveri e cari Sacerdoti, ai quali userai ogni possibile carità in Domino. Ma una carità vigilata e spiritualmente disciplinata, nella osservanza delle pratiche di pietà e dell’orario.

Tu non sarai il loro Superiore, e meno che meno il loro padrone, ma il loro amico e fratello. Per qualche mese osserverai molto e tutti e parlerai pochissimo; ma sempre sarai di lieto animo e di lieto volto, nonché di liete e serene parole, che diano conforto e animo a tutta la casa e a ciascuno della casa.

Usa quella dolcezza e carità, che S. Bernardo usava con i suoi fratelli, e imita S. Francesco di Sales.

Non parlare mai di te, fuggi lo spirito di vanità, come lo spirito di padronanza e di amarezza. L’asprezza e inurbanità dei modi guasterebbe l’opera del Signore, che ti affido.

Nulla potrà resistere alla amabilità e alla tua umiltà. Non farla mai da maestro, ma sii delicato e discreto con tutti.

La prudenza non sarà mai troppa, e chiedila al Signore in tutte le tue preghiere.



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Fa che abbiano comodità di confessarsi. Non pretendere troppo e va adagio anche nel bene. Ricevuta questa mia fa i tuoi rispetti alle persone che conosci, senza dire: vado a fare da Superiore, e senza troppe parole o commenti e, giunto che sia il Sacerdote, lo presenterai al Parroco, al Podestà, al Dottore, alle Suore e ai cari ricoverati; ti fermi un giorno per fare la consegna e avviarlo e poi parti.

Chi viene ti porterà una mia lettera di presentazione per Varallo. Giunto a Varallo ti presenterai al Parroco e al Podestà, per fare atto di ossequio: molta cortesia, ma senza sbilanciamenti né parlare di te: la prudenza è virtù tacita, profonda e cauta; la nostra sia prudenza di spirito, e ti diriga in ogni cosa.

Alla Villa di Varallo giungerà presto qualche altro Sacerdote.

Caro Don Lorenzo, da noi possiamo nulla, ma confidiamo in Dio, e faremo non la nostra, ma la sua gloria e la salute delle anime nostre e dei fratelli.

Prego per te; ti conforto e ti benedico in Gesù Cristo e Maria SS., con cuore di padre in Cristo.

Usa molto riguardo con le Suore; non siano trattate da serve, mai.


Prega per me. - Arrivederci presto.


Tuo affezionatissimo

Sac. Luigi Orione

della Divina Provvidenza