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[Minute]
A
me capitò oggi un po’ peggio che al
sarto del Manzoni.
Egli
A lui almeno uscì
detto lo storico «si siguri!» dopo
«aver teso a tutta forza l’arco dell’intelletto uscì il celebre
«si figuri!».
Io
invece, che per tutta la lunghezza dei portici di qui alla piazza,
del
Duomo anda sono
andato pensando di ringraziare Vostra Eccellenza di una carità che
ci ha fatto in questi giorni e col
senso dell’uomo che
forse andavo lambiccandomi il cervello un po’ come
quel buon sarto non
troppo alla umana, per ringraziare Vostra, sono poi venuto via senza
dirle ne…
[Nel retro del foglio vi è una bozza di stampa, con correzioni di Don Orione]
Il secondo comando che Gesù fa derivare dal precetto generale della misericordia è il perdono delle offese.
Comando poco praticato, perché di penosa osservanza, ma sovranamente giusto e vantaggioso.
Esso proibisce la vendetta.
Pensiamo quanto sarebbe iniqua, quanto distruggitrice della società la legge, che lasciasse libero ciascuno di far giustizia da sé!
Il
comando del
Il perdono soffoca anche
nel
sin dal cuore il sentimento dell’odio e ci libera da tutte le
spaventose conseguenze che la vendetta trarrebbe seco.
Siamo cristiani: alziamo lo spirito al Cielo.
Noi abbiamo bisogno che Dio ogni giorno ci perdoni perché ogni giorno siamo poveri peccatori davanti a Lui.