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[Minuta]
Brevità della vita
Dario - Vita breve - Morte certa del morire - l’ora è incerta - pareggia tutte le erbe del prato -
Dai mondani sono stimati fortunati solamente quelli che godono dei beni di questo mondo - ma la morte pone fine a tutte le fortune. - Con la Morte finisce tutto –
Ritratto d’uno che appena è morto. - Finis venit, venit finis - ecco quel grande, corteggiato, t. a. – Morto, dispr., maledetto - Kempis fratello - quella Signora –
quel principe fuori del suo palazzo. - Saladino - molti regni - Diogene e N. M. –
Seneca: impares nascimur - pares morimur. - Orazio: sestra ligambus alquat. –
Nulla vale la grandezza - Filippo II - La morte non teme né le ricchezze, né gli eserciti, né la porpora.
Alla morte di Aless. M. un filosofo - Quid superbis, terra et cinis? - A che farti grande? - Tutte le grandezze andranno in fumo. – S. Paolo Er. 60 anni - che Nerone Imp. di Roma – S. Felice Laico che Enrico VIII - La vita pres. è un sogno di chi si sveglia.
Questo p. che tutto finisce S. Fr. B. a Granata - l’imperatrice Isabella - incerta l’ora.
Estote parati, quia et - Cogitanti vilescunt omnia - L’opera della morte = Pulvis est et in p.
Nel sepolcro
Surge ad sepulcrum, contemplare pulverem, cineres, vermes et suuspira.
Che faccio per l’anima? In questo ritratto vedi te stesso. - Pensa che tra pochi anni, mesi, giorni diventerai putredine e vermi. - Tutto ha da finire. - Considerati già morto, che vorresti aver fatto? S. Bonav. Nave alla coda di quella S. Bernardo: p. gioventù, p. virilità, p. degli ultimi tempi = S. Camillo - Fico - S. Bernardo non foglie -
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Quae est vita vestra? Vapor est - sparisce -
Ci figuriamo la morte così lontana come non avesse mai da venire.
Homo brevi vivens tempore repletur, multi miseriis - quasi flos egreditur et conteritur et fungit velut umbra.
Ad ogni momento si muore - camminiamo alla morte - l’acqua, il suono, i giorni passano, le feste passano, i tramonti degli anni della vita. - Solum mihi superest.
L’ombra nera e funesta della morte oscura tutte le dignità, le felicità, le grandezze.
I trionfi perdono tutto lo splendore sul letto di morte. - A che servono? A che serve la bellezza del corpo, s’altro non resta che vermi, puzza e morte?
Nil certius morte - Morte morieris - Tutto è incerto.
Si resiste a tutto, al fuoco, all’acqua, al ferro, alla potenza dei principi, - non può resistersi alla morte.
Un re di Francia: ecco, con tutta la mia potenza, non posso ottenere che la morte aspetti un giorno, un’ora di più.
È data la condanna: Morte morieris tu.
Dov’è Adamo? I Patriarchi? i grandi? i conquistatori? gli scienziati? i Pontefici, i Santi et mortus est!
Hodie mihi, cras tibi! I cimiteri -
In ogni secolo tutto cambia: le case, le piazze, le città si riempiono di gente nuova. - Né io né voi presto più ci saremo! O un eterno giorno di delizie di felicità, o una eterna notte di Tormenti.
La morte è certa: se vogliamo morire bene, dobbiamo vivere bene.
La meditazione della morte fa perdere l’affetto a tutte le cose di questa terra. -
S. Carlo Borr. - teschio – Card. Baronio: Anello - ricordati che si muore.
Il Beato Ancin.: Come tu sei, fui io: come sono io, sarai tu.
Tutti gli acquisti e le fortune di questo mondo vanno a terminare in un’ultima aperta di bocca, in un funerale, in una fossa - La casa da voi fabbricata ad altri, ad altri, ad altri, ad altri: lascio, lascio, lascio.
Niente più certo, niente più incerto: quante morti improvvise in ogni tempo, in ogni luogo si muore; in o. t. in o. l. dobbiamo aspettarla - Anche i vecchi più decrepiti.
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Quando il demonio vi tenta col dirvi: domani poi vi confesserete - rispondete: che so io, se domani.
Se stanotte doveste perire, sareste preparato?
Bisogna lasciare il peccato: si aliquando, cur non modo?
Subito: se perdi l’anima, tutto è perduto: subito.
In quella confusione, in quella tempesta, sarà impossibile aggiustare una coscienza imbrogliata.
Ora che puoi, non vuoi: lo vorrai e lo potrai?
Sarà l’ultimo avviso?
Cum timore et tremore -
Dionigi di Siracusa - Oh si daretur hora!