V086T097 V086P148
[Minuta]
Sedes Sapientiae - discorso - Deus scientiarum Domino -
Lo studio si deve prendere come un mezzo per elevare lo spirito a Dio, per conoscere Dio ed amarlo di più, - per farlo conoscere e amare.
Lo studio e le cognizioni non invaniscono, non rendono superbi, quando si acquistano con retta e pura intenzione di dare gloria a Dio e di rendersi utili alla salvezza delle anime.
Terminare
in Dio tutti i nostri studi - ogni studio e ogni scienza umana è
insulsa, se l’amore di Dio e
la umiltà non
la condisce: ogni studio, ogni scienza diventa un
pericolo,
se non ha una
base granitica di umiltà.
Con la umiltà, la scienza giova non poco ad esercitare il bene e a diffondere la carità, cioè il più santo amore di Dio e degli uomini.
Uno dei cardini della Congregazione è lo studio: bisogna diventare una forza dottrinale, santificare lo studio.
Gli studi speculativi facilmente esaltano la mente e inaridiscono il cuore - ricordatevi, miei figli, che l’uomo per quante cognizioni abbia è sempre un povero ignorante.
Prima la carità e poi la scienza, giacché questa destruetur, ma la carità non iscade mai.
Tutta la possibile scienza umana, non vale nulla per l’eterna salute, se noi non prendiamo lo studio -
Tutte le scienze, e massime le teologiche hanno bisogno d’una sana e soda filosofia: non si è buon teologo, se non si è buon filosofo - Religione -
Pedagogia ve la farò io -