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[Minuta]

    primo - li lasciava sempre liberi, se intendevano venire di telegrafarmi - mandi dunque che vogliamo venire, e di ritirare l’espressione finale del loro primo telegramma, la quale espressione troppo malamente velava la volontà di essi di ritornarsene in paese.

Ecco perché non credei di mandare subito danaro.

Queste cose comunicherai ai due Sacerdoti ai i quali è noto più ameranno assai l’arditezza il mio parlare non farà spavento non che la lealtà e la franchezza con cui mi piace dire ciò che sento, mi piace siano dire le cose come le sento non va disgiunta e l’amore della verità…

   ciò che debbano fare io ti dico in verità e di mandare danaro se devono partire, io debbo dirti sinceramente ciò che sento.

Ciò che vogliono e intendono fare io aspetto che me lo scrivano loro, poiché - e questo sempre per essere sincero - la loro mi parve una bella farsa degna del carnevale in cui eravamo.

Se cento lire non bastavano, avevano tempo tutto il tempo di telegrafarmelo nei giorni prima di partire che frapposero alla partenza da Noto.

Il loro telegramma di Messina, ove dicevano di essere bloccati, mi parve un giochetto.

Io mandai all’agenzia e lo stesso D. Sterpi che era qui fu a Genova per renderci sempre più certi....