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[Minuta]

Amiamo Gesù e i poveri

Beato chi intende che sia amare Gesù e beato chi intende che cosa sia amare l’indigente e il povero.

Sublime intellezione che avvicina e unisce con sapienza, carità e virtù i poveri e Cristo.

Beato chi intende e vive di questo santo amore.

Nel giorno della amarezza amaritudine il Signore lo libererà: e sarà lo solleverà a Sé per essere suo conforto e vita la mano del Signore asciugherà le sue lagrime, e gli porgerà soccorso sul letto del suo dolore.

Ama Gesù e i poveri! - Ascolta il grido del Divino Maestro: «Venite a me, o Voi tutti, che siete affaticati e aggravati, e io vi ristorerò».

Lo senti? è Gesù, è il dolce invito di Chi si è fatto redenzione di tutte le anime e conforto di tutti i sofferenti. Per questo i poveri sono cari a Lui più che la pupilla degli occhi suoi; per questo i poveri sono furono sempre i tesori più cari della Chiesa di Cristo, perché essi, che soffrono molto i dolori di molte miserie materiali e morali, e che il mondo li trascura, quando pur non li rigetta. lontano.

E anche quando il mondo apre loro un ospizio, solo provvede pensa allo st al pane materiale e alle necessità fisiche, ma non ha la tiene quella parola del conforto che tocca l’anima, le divine e sole parole di vita che vanno al cuore, che e fanno amare, benedire i dolori, come mezzo di espiazione, di santificazione, di merito per la vita eterna.

Fratello, cerca e ama Gesù in ogni cosa, ma cercalo, sovra tutto, e amalo nei nostri fratelli più sofferenti e bisognosi.

L’Apostolo Paolo scrisse agli E ai primi cristiani fedeli di Efeso che noi siamo stati creati in Cristo Gesù per fare  delle opere buone. Quello che ti sopravanza, dallo ai poveri ha detto il Signore.

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Andiamo dunque, o fratello, con letizia e amore di Cristo a trovare Gesù nei nostri fratelli più poveri: santo è l’amore ai poveri. - Prendersi cura dei poveri è prendersi cura di Gesù, accogliere e servire i poveri è servire alle membra sofferenti di Gesù Cristo, diceva San Camillo de Lellis. Chi Dare al povero è dare a Dio.

E non sa amare né servire Cristo, chi non lo ama e non lo serve, per quanto può, nei fratelli che sono nella miseria e nell’abbandono. L’amore a Cristo nei poveri è amore sovrumano, amore che conserva e aumenta la più alta vita.

È Gesù, che ha acceso sull’orrida sulla fredda e tenebrosa terra questa divina fiamma di amore carità e di altissima nobilissima vita.

Viva questa vita in noi! ed oh quanta luce e quanta forza di grazie divine!

Chi si abbraccia a Cristo e ai poveri per l’amore di Cristo accumulerà su di sé e sulla sua casa un tesoro di consolazione e di gaudio: avrà riposo e retribuzione nella gloria di Cristo e starà in sempiterno…

«Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia» ha detto Gesù.

Chi amerà sarà amato, chi darà soccorso troverà soccorso.

La legge del taglione è abrogata nel male, ma è valida sempre nel bene.

Noi commettiamo di continuo peccati, e questi peccati ci saranno rimessi soltanto se rimetteremo quelli commessi contro di noi.

Cristo è in tutti gli uomini, e quel che faremo a loro sarà fatto a noi. «Quello che farete a uno de’ minimi tra voi, sarà fatto a Me» disse Cristo.

Se avremo pietà degli altri, troveremo pietà per noi: soltanto se perdoneremo il male che gli altri ci fanno, potrà Iddio perdonare quello che abbiamo fatto a Lui e a noi stessi.

Gli uomini si trasformano in bene solo per mezzo della Carità, che è amore soavissimo, amore fortissimo verso Dio e i fratelli - più forte della vita e della morte.

La nostra fame del mio spirito non sarà  saziata che dalla carità: la sete della mia anima non sarà calmata che dalla carità.

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Amiamo Gesù e i poveri!

Beato chi intende che cosa sia amare Gesù e intende beato chi intende cosa sia amare l’indigente e il povero.

Beato chi intende l’uno e l’altro santo amore: sublime intellezione, che avvicina con sapienza, carità e virtù - i poveri e Cristo.

Nel giorno cattivo il Signore lo libererà dice la Santa Scrittura.

Ma non sa amare Gesù, chi non ama i fratelli miseri che sono nella miseria e nell’abbandono.

Il Signore conserverà il misericordioso, lo prenderà anzi sotto la sua protezione e gli darà vita: e la mano stessa del Signore asciugherà le sue lagrime, e gli porgerà soccorso sul letto del suo dolore.

Sta vero che Gesù vuol essere amato sopra ogni cosa; «ma, - scrisse San Gerolamo, - non si pensi che Cristo voglia distruggere quel che hanno gli affetti umani di vero e di santo: ma e santo è l’amore ai poveri: amare i poveri è amare Gesù: servire i prendersi cura dei poveri è prendersi cura di Gesù: accogliere e servire i poveri è [servire] alle membra sofferenti di Gesù Cristo», servire i poveri infermi diceva S. Camillo.

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[Minuta]

Allorché si considera la calma, la pace, la serenità, la tenerezza, la semplicità di questo linguaggio di Gesù, che fa parte di quel sublime discorso, che Egli tenne a’ suoi cari dopo la Cena, è forza esclamare: Gesù non è un uomo, perché un uomo, in quelle terribili distrette, non poteva parlare a quel modo: Gesu’è Dio.

Con profonda venerazione e viva fede raccogliamo le sue parole e meditiamole con amore.

.da mettersi, in carattere grossetto, subito dopo il testo corsivo del Vangelo

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[Minuta]

     fuga delle occasioni – qual’è il peccato più grave in cui siete soliti cadere di più - leggere libri - sguardi - circoli - amicizie - ozio - fuggire l’occasione più pericolosa.

Quinto Fabio Massimo vinse Annibale evitando l’occasione di venire con lui a battaglia - (S. Filippo - vince chi fugge - impurità - 2 Frequenza dei Sacramenti - Tutti i Santi e Maestri di spirito consigliano la frequenza dei Sacramenti - Confessione sincera e umile - Confessore stabile - Comunione frequente. mai in peccato - tutti i Santi - passi da giganti. 3 Divozione alla Madonna SS. tutte le anime di Dio «qui elucidant me vitam - sincera - tenera - imitarle le virtù qualche ossequio    a Sebaste in Armenia - Sotto Licinio imperatore il preside Agricola - perseveranza - la necessità di perseverare nel bene - Gesù risuscitò. Gesù che forse era morto in qualche anima risuscitò e voi avete sentito la gioia soave della grazia - quam dilecta tabernacula tua, Domine virtutum - avete sentito = ebbene perseverate - S. Girolamo - cominciare è di molti = perseverare è di pochi.

Matteo X (qui persevaraverit usque in finem, hic salvus erit). - Una dama e S. Gregorio = verrà la lotta - mezzi - S. Bernardino da Siena e S. Alfonso - segreto - fondamento della vita cristiana – demonio

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[Minuta]

perseveranza

Esempio - fa comprendere di perseverare per ricevere la corona - stato di grazia - pax multa diligentibus legem tuam    pax Dei quae exsuperat omnem sensum    perseveranza – persev. - fuga occasioni - frequenza Sacramenti - divozione alla Madonna SS.    S. Tommaso d’Aquino dice che il dono della grazia eccede ogni dono, che può ricevere una creatura, mentre la grazia è la partecipazione della stessa natura di Dio.    

S. Pietro Ep. I. per haec efficiamini divinae naturae consortes - Domini super justos et aures eius ad praeces eorum    imitarne le virtù - vi darà la pazienza    

1) vestri capilli capitis numerati sunt!    

2) justorum animae in manu Dei sunt!    

3) absterget Deus lacrimas ab oculis eorum.    

4) Euntes ibant et flebant  mittentes semina sua.    

5) tristitia vestra vertetur in gaudium (Io. 16)    

Misericordias Domini in aeternum cantabimus -