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[Minuta]

Siamo misericordiosi!

«Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia», ha detto predicato Gesù.

Chi amerà sarà amato, chi darà soccorso troverà soccorso, chi avrà pietà dei miseri troverà pietà e misericordia.

La legge del taglione è abrogata nel male, ma è in vigore sempre nel bene.

Noi commettiamo del continuo offese a Dio e agli uomini, e queste offese ci saranno rimesse perdonate soltanto se perdoneremo quelle commesse contro di noi.

All’occhio Alla luce della nostra fede e del nostro amore, Cristo è in [in] tutti gli uomini, ma più sensibilmente Egli si rivela al nostro cuore cristiano nelle sembianze dei poveri piccoli e dei poveri derelitti: quel che faremo loro sarà fatto a Dio: «Quello che farete a uno de’ minimi tra voi, sarà fatto a Me» disse Cristo.

Se, dunque, avremo pietà degli altri, troveremo pietà per noi; e soltanto se perdoneremo il male che gli altri ci fanno, Iddio perdonerà quello le offese fatte a Lui e il male fatto a noi stessi.

Siamo misericordiosi Se saremo e troveremo misericordia!

Se amiamo Gesù, vogliamo bene ai poveri: Gesù amò e ama tanto i poveri!

E li teneva vicini, perché hanno più bisogno d’esser riscaldati dalla sua carità, e parlava a loro e li beneficava largamente, perché hanno maggior necessità d’esser sfamati con parole e con opere d’amore.    

Fratelli, siamo misericordiosi!

Cristo è venuto ad evangelizzare i poveri, a comunicar loro i suoi tesori.

È assai utile lo stare molto coi poveri e conversare con loro.

Quello che riceviamo è solo in deposito e in amministrazione a vantaggio dei poveri e dei sofferenti.

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Far delle opere grate a Dio e utili al prossimo è cosa dolce e bella assai.

Chi benefica il Cottolengo Argentino sta concorre a stabilire un fonte perenne di carità e di benefici che morali e materiali che si estenderanno a molti e, quello che è più, di benefizi spirituali.

È merito, di cui Dio solo può calcolare l’ampiezza.

Ama Gesù e i poveri, che sono cari a Lui più che la pupilla degli occhi suoi: ama nei poveri Gesù ama Cristo e la Chiesa, - i poveri sono i più cari tesori della Chiesa di Cristo.

Ricorda sempre il grido: di Gesù Venite a me, o Voi tutti che siete affaticati e aggravati, e io vi ristorerò!

È Gesù, è il dolce invito di Chi si è fatto redenzione e conforto di tutte le anime e conforto di tutti i sofferenti.

È la voce, è il grido di Gesù che ha acceso sull’arida terra, dove si piange.

Gesù voleva bene ai poveri e li teneva vicini perché hanno più bisogno d’essere riscaldati e parlava a loro e li beneficava perché hanno maggiore necessità d’essere sfamati con parole e opere d’amore.

O anima che leggerai qui: ama tutti gli uomini, prossimi e lontani, concittadini e forestieri, amici e nemici.

Beati quelli che hanno fame e sete d’amare i loro fratelli così, perché saranno saziati dall’Amore, che è Cristo Signore.

Quelli che pati vivono e patiscono insaziabilmente un continuo ardore foco di carità, insazi di amore a Dio e al prossimo ai fratelli saranno sfamati e dissetati dalla Carità che è Dio.

Se anche non riusciranno ad essere in tutto perfetti, molto sarà condonato per quello che patirono (per l’amore onde vissero)

Le divine Scritture lodano il pio isr Tobia, che avendo sempre confidato in Dio in mezzo alle più grandi tribolazioni Tobia andava ogni giorno visitando gli afflitti, e li

consolava, e faceva parte a ciascuno dei suoi beni secondo che poteva.


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Dava da mangiare agli affamati, vestiva gli ignudi, dava sepoltura ai morti.

Fa l’elemosina dei tuoi beni, e non voltare la tua faccia da nessun povero: perché così avverrà pure che la faccia del Signore non si volterà da te. Nel modo che potrai, così sii misericordioso.

Se avrai molto, dà abbondantemente: se avrai poco, procura di dar volentieri anche quel poco, poiché ti accumulerai una gran ricompensa per il giorno della necessità.

L’elemosina infatti libera da ogni peccato e dalla dalla morte e non lascerà che l'anima cada nelle tenebre.

L’elemosina sarà argomento di grande fiducia dinanzi al sommo Dio per tutti quelli che la fanno.

L’elemosina libera da ogni peccato perché, quando è fatta con retta intenzione merita un aumento di grazia al giusto, e dispone alla penitenza e alla conversione il peccatore.

In questo senso si dice che libera da ogni peccato e dalla morte eterna.

Mangia il tuo pane cogli affamati e coi poveri, e copri delle tue vesti i nudi.

«Buona cosa è la preghiera col digiuno, ma e l’elemosina vale di più che ammassare tesori d’oro: giacché l’elemosina libera dalla morte, ed essa è che purga i peccati, e fa trovare la misericordia e la vita eterna».

L’elemosina, il digiuno, la preghiera, fatti a dovere, ottengono da Dio la grazia che rimette i peccati e conduce alla vita eterna -

Tutto il nostro amore al Cuore di Gesù e alle lagrime che cadono dal cuore dei nostri fratelli più poveri e derelitti.

Solo questo grande e divino amore apre la porta al regno che non ha fine –

Beati i poveri