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[Minuta]

     al miglioramento fisico e morale dei popoli.

(Avvert. prima edizione - Descuret) –

5° -   - celebre iscrizione sul tempio di Delfo, che i saggi della Grecia ci tramandarono pei moralisti e pei medici e che la Chiesa Cattolica sublimò.

6° - Pascal, genio possente, severo moralista, esclamava dell’uomo: «Quale chimera è l’uomo! Quale stranezza! qual caos! qual soggetto di contraddizione! Giudica di tutto, stupido verme della terra, depositario del vero, ammasso d’incertezza, di gloria e rifiuto dell’universo. Se si vanta, io lo abbasso; se s’abbassa, io lo innalzo; e sempre lo contraddico, finché non abbia inteso esser egli un mostro incomprensibile». -

Sono parole che scoraggiano; ma quante volte praticamente vere nei mostri dell’umanità.

7° - Ecco l’uomo di Bossuet, che col guardo penetrò, si addentrò nei segreti dell’umana natura. «Che cosa è l’uomo? È un prodigio, è un’accozzaglia mostruosa di cose inconciliabili? è un assioma inesplicabile? O non piuttosto, se così mi è permesso dire, altro non è che un’opera ombra di ciò che fu in origine, un edifizio ruinato, che nei suoi frammenti serba ancora qualche cosa della grandiosa bellezza, della forma primitiva?

È caduto per la sua depravata volontà; il tetto s’è accasciato sul terreno; ma se togli via le ruine, trovi nel resto del conquassato edifizio e le traccie delle fondamenta, e l’idea del primitivo disegno e l’impronta dell’architetto. Qual divergenza!

8° - Come ha luogo quest’unione della materia e dello spirito? - È un mistero impenetrabile: il supremo artefice se n’è riservato il segreto! - L’anima è l’invisibile agente di cui il nostro corpo ci rivela l’esistenza, come Dio è il creatore -  

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[Minuta]

Laudato sii

.Laudato sii, mi Signore, per quelli che perdonan per lo tu amore! ... Laidato sii, mi Signore, per sora nostra morte corporale!

Quella solitudine e quella povertà rispondevano sì bene al ai desideri del suo cuore che gli parve di menare Iddio che lo avesse là lo aspettasse a menarvi una vita del tutto celeste.

Bruciandogli fortissimo la fiamma dell'amore divino, correva frequente ad abbracciare i piedi del Crocifisso e gridava: Perché Voi in croce, o mio dolcissimo Signore, e io no?

La natura, lungi dalle agitazioni della società, nel silenzio della solitudine, ammaestra di Dio più che non i libri degli uomini.

Morto al mondo e a sé stesso.

Il suo cuore amava le rocce, le messi, i boschi, e la freschezza delle fonti, l’aria il sole, i venti.

Là dove altri non trova che bellezza caduca, egli scopriva i rapporti eterni che legano i rapport misteri della natura a quelli della fede.

... dietro  a tanta pace corse, e correndo gli parv’essere tardo.

E così predi si conformò sua vita a quella di Cristo.

Si fé stolto per essere sapiente