V087T015 V087P012.II

[Minuta]

... mi parrebbe crederei di sbagliare, questo lo scrivo questo unicamente per dirLe dirVi quel sentimento interno che sento. Tuttavia voi sie, non mai per oppormi menomamente a quello che voi che ora che altra volta avete espresso.

L’ultima volta voi mi avete detto: se lo desse per te il locale, allora sì; - ebbene, e lui lo dà, e dà ancora di più, da tutto ciò che si poteva desiderare.

Voi adesso parlate, e lasciate che io vi dica, d’in ginocchio e con quella riverenza che è dovuta a Voi, io Vi preghi di meditare in conspectu Domini tutto, e di parlare. Voi siete il mio duce e il  mio condottiero, ed io sono vostro povero servo e vostro povero figlio: ubbidirò ai vostri comandamenti: Tu es dux noster; omnia quaecumque dixeris nobis faciemus!