V087T079 V087P069
[Minuta]
Veneratissimo Monsignore,
Il
Latore
Avrei dovuto prima d’ora scrivere a Vostra Eccellenza per
ringraziarLa della benevole accoglienza e della benedizione che mi ha
dato, quando fui da Lei a portarLe la lettera del mio Vescovo. Non
l’ho fatto, e Le domando scusa.
Le
dico in verità che non sapeva come fare a scrivere ad un
Arcivescovo, io che sono un povero prete. Ora che i Chierici verranno
a visitare Vostra Eccellenza, accompagnati dal Sig. Balma, quello
quello a cui verranno affidati i ragazzi artigiani che lavorerebbero
nella fonderia, mi permetto nella mia grande miseria di povero
peccatore di umiliare a Vostra Eccellenza i sensi della mia altissima
devozione verso l’Eccellenza Vostra.
Invio
a Vostra Eccellenza
Noi
I Figli della Divina Provvidenza, che Iddio nella Sua grande
misericordia va
moltiplicando
ogni
giorno, pregheranno sempre per Lei
Vostra Eccellenza, e
quei pochi
che
ora
verranno a Torino non
potendo far altro
pregheranno sempre
per Vostra Eccellenza e faranno di essere di consolazione e di
conforto al Vostro cuore.