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Autorità Civili e Politiche e Militari

Il primo giorno si vide il Comm.r D’Arrigo Gaetano D’Arrigo, Sindaco di Messina lavorare a salvare i superstiti ad operare salvataggi: egli dissero estrasse tra gli altri dalle macerie anche la moglie dell’Avvocato Melito che ha proprietà a Letojanni, mentre l’Avvocato suo Marito era assente e ciò addotto da Messina.

Come sindaco si siede attorno a cercare di formare squadre onde venire in aiuto di soccorso e accogliere guardie di città e allo scopo di impedire il dilagare degli incendi, e fu visto con una pompetta piccola pompa a gettar acqua per spegnere l’incendio del palazzo di Città e dello Stato Civile.

Al Prefetto Trinchieri che dopo parecchi giorni si lamentava con lui di non averlo incontrato il Sindaco, questi Sindaco rispondeva: come io poteva incontrarLa, che non si sapeva dove Ella fosse? e si diceva dai superstiti da tutti che Lei era fuori? Infatti pare che il Prefetto, prima salvò i suoi, poi si dice dicono che si assentasse per mettere in salvo sicuro sua moglie, poi tornò e si pose sopra una torpediniera.

La prima Cattedrale funzione fu in una baracca lunga e larga.

Mentre Intanto che sta a sorgere di fronte alla maestosa Cattedr.; la Cattedr. nuova, dono essa pure del Papa, serve da Cattedr., la Chiesa in legno che è in Piazza Cairoli donata dal Ministro Orlando.

L’opera di Monsignor Cottafavi - Zileri e Albera.

Matrimoni religiosi che si fanno in media al giorno.

l’Opera delle Suore del Buon Pastore - matrimoni battesimi - malati - perché i Parroci stanno lontani.

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La giovane Messina insufficiente le logge che si ricostituiscono e l’Opera della Gazzetta di Messina.

Furono rovinati due Fu Collegi furono e Orfanotrofi e Oratori festivi che furono rovinati due Istituti fuori Messina e un Orfanotrofio in parte, e un Oratorio festivo.

Ad Alì il Collegio femminile Maria Ausiliatrice tenuto dalle Suore di Don Bosco. Costava un 300.000 lire: la sola chiesa £. 70.000.

C’era Oratorio Festivo frequentato da tutte le ragazze di Alì: e un 80 alunne interne - con scuole - laboratorî e noviziato per le postulanti.

Fu rovinato il 2° piano e la terrazza, e rovinata completamente la Chiesa.

Morì una sola educanda, più per spavento che per le ferite.

A Roccalumera l’Orfanotrofio del Canonico Francesco di Francia rovinò in parte, nessun morto: sono ottanta tra Suore e Orfanelle.

Alla fine di ottobre erano già edificate 14 Chiese Parrocchiali, donate dal papa con relative Canoniche in Messina e Villaggi, più la nuova Cattedrale di Messina, pure dono di Sua con vasta canonica e il Santuario della Madonna di Montalto in Messina pure con Canonica, anch’essa dono di Sua Santità.

Le Parrocchie Chiese sono ai villaggi Galati Marina a Santa Margherita - a Tremestieri - a Pistumina - a San lorenzo in Messina (canonica in corso) a S. Maria di Gesù in Messina. Parrocchia Porta Real Basso in Messina (canonica in corso) Parrocchia Ritiro alle porte di Messina - al Villaggio Cataratti - Camaro Superiore - Castanea delle

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Furie - Contesse e Gazzi - tutte con relative Canoniche già ultimate.

Chiese Parrocchiali N. 8 in costruzione quasi ultimate: Galati Superiore, S. Lucia, da carpentieri inglesi - Zaffaria - Santo - Massa S. Giorgio - Sant’Agata, con relative annesse canoniche.

Essi costituirono il primo Comitato di Soccorso Messinese che fu il primo ed ebbe a presidente Mgr. Arcivescovo.

Facevano parte di questo Comitato il P. Mistretta gesuita, il principe di Collereale, il Cav. Avv. Carlo Donati, il Can. Vitali, Padre Macrì e alcuni altri.

Fu il Comitato che si assunse le prime informazioni, che tranquillizzò a centinaia di migliaia la gente in Italia e all’Estero: e che fece fare il primo pane in Messina per impedire che la Città, che già pativa la fame - per un ordine superiore dato - poiché si voleva affamare i superstiti per obbligarli ad abbandonare Messina, poiché per consiglio ordine proposta venuta dal Re dal Re il Generale Mazza voleva bombardare la Città, seppellendovi tanti vivi ancora vivi e tanti poveri mor poveri morti che ebbero dopo distinta sepoltura: tanti documenti e tesori (la proposta di bombardare e livellare la città è certo che venne dal Re, ma credo non conviene pubblicarlo).

Poiché, è pur bene conoscere che questo stesso Sacerdote lavorò assai a salvare dei protestanti e a ricoverare molti orfani, tanto che egli venne pure dal Patronato Regina Elena egli venne nominato Delegato per Messina dello stesso patronato Regina Elena. Ed oggi qui è a lui specialmente che si rivolgono per aiuto molte povere vedove, molti vecchi malati e gli orfani. Molti Di questi molti egli accolse nei suoi Istituti e ne aperse dei nuovi Istituti aperse per gli orfani per essi, ricevendoli nella grande carità di Gesù Cristo.

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A Reggio Calabria sarà prossimamente aperto il Ricovero San Prospero, donato dal Papa, e qui a Messina, centro del disastro, attorno alla Chiesa pei morti del terremoto egli spera con l’aiuto dei benefattori e delle anime pietose di tutti i paesi creare molte opere di salvezza cristiana per la gioventù abbandonata.

2 Gennaio.

Mistretta - Vitale - Albera - Zileri - Micheli.

Comitato Messinese di Soccorso - e Ufficio d’Informazioni fino al 15 Gennaio, quando cedette l’Ufficio d’Informazioni ad un altro Comitato sorto tra cittadini messinesi, ritenendo per sé il Comitato di Soccorso, il quale in solo danaro diede 40.000 lire, e in genere vestiari, vittuaria altre 30.000 lire.

Furono i primi a telegrafare alle famiglie attese alla distribuzione dei viveri dati dallo Stato. Coadiuvò molto pel ristabilimento dell’ordine e per ridestare la vita in Messina.

È tutto rovinato l’Istituto del Sacro Cuore, dove vi è tuttora l’orfanotrofio. Sono 28 orfane e tre Suore ricoverate in baracche.

L’Istitu