V087T152 V087P169

[Minuta]

2.da ai Tessal.

a motivo della vostra costanza e della vostra fedeltà, in mezzo a tutte le persecuzioni e tribolazioni che sopportate, il regno di Dio, per il quale appunto soffrite - compia con potenza tutti i misericordiosi disegni della sua bontà e l’opera della nostra fede - stanno consumando il mistero dell’iniquità - sento il dovere di render sempre grazie di voi a Dio, fratelli amati dal Signore.

Fratelli, state saldi e ritenete gli insegnamenti che vi abb ho dato.

E lo stesso Signor Nostro Gesù Cristo, che ci ha amati e ci ha dato nella sua grazia una consolazione eterna e una dolce speranza, consolino i vostri cuori e vi rinvigoriscano in ogni opera buona e in ogni buona parola - pregate per noi perché noi sian liberati da uomini molesti e malvagi. - Fratelli, non vi stancate di fare il bene, se qualcuno etc. ammonitelo come fratello.

Il Signore disponga i vostri cuori all’amore di Dio e alla verso la costanza di Cristo di cui Cristo ci ha lasciato l’esempio.

Nessuno - che non sia malato, né piccolo o vecchio cadente, mangi gratuitamente il pane d’alcuno, ma lavori e fatichi, occorrendo anche parte della notte, per non essere d’aggravio ad alcuno.

Chi non vuol lavorare, dice S. Paolo (2.da ai Tessalonicesi 3.10) non deve neppur mangiare.

Alcuni non lavoran punto, ma si affaccendano senza profitto, che non si occupano delle loro faccende, ma son sempre affaccendati senza concludere mai nulla di serio.

Noi invitiamo codesti tali e li esortiamo, per amore del Signor Nostro Gesù Cristo a guadagnarsi il pane che mangiano, lavorando tranquillamente.