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[Minuta, grafia antica 1891-892]
[1892/4/6]
La
nostra società
L'orizzonte della nostra società non ha confine. .. abbraccia il
giovane ed il vecchio... il nuovo e l'antico emisfero.
Niuna
opera fu mai estranea alla Società di San Vincenzo e ciò fu perché
essa è cattolica, è solamente cattolica, è francamente ed
intransigentemente cattolica... ciò fu perché si mantenne
cattolica, di quel cattolicesimo che non è sterile ed unilaterale
nel bene ma infinitamente molteplice quante sono le sventure della
vita, ed
di quel cattolicesimo che è dottrina universale del mondo.
Non
è quindi a meravigliare se dalla Società di San Vincenzo sorsero i
campioni di saggezza cattolica che onorarono l’Italia
la Patria nostra, non è a meravigliare se ella fu quella scintilla
che suscita il santo incendio dell'azione cattolica.
Dai poveri si passò agli ammalati, agli infermi, al patronato dei giovani... e dalla stampa alla fondazione di biblioteche.
Guidati
dall'esperienza di
vita
e benedetti dalla
Chiesa
dal nostro pastore ogni anno, vegga nascere fra noi una nuova idea,
vegga attuarsi una opera nuova a salvezza delle anime e in aiuto a
quell'apostolato che non si appaga facilmente di quanto ha fatto.
Carattere inerente alla nostra Associazione è la semplicità.
Consideriamo
le anime che abbiamo salvate e quelle che ci restano in tutto il
mondo a salvare e, ditemi, che abbiamo fatto? Ah noi non siamo che
vili arnesi e fintanto che saremo atti ai disegni del Signore Egli ci
lavorerà
adoprerà e poi ci butterà in un canto!
Il resoconto pubblicato porrà sotto gli occhi di tutti la distribuzione dei... [contributi] che ci furono affidati.
Non parlerò dei nostri poveri e delle anime loro,. Parlerò….di noi….l'umiltà ispira l'amore del sacrificio.
Dio
solo è l'autore di quel po’ di bene che s'è fatto (e) che voi...
a Dio solo ne sia gloria
onore e gloria!
...
l'incredulità s'inchina ed applaude a S. Vincenzo de’ Paoli...che
e la rivoluzione francese decretando che ….figurasse
nel Pantheon di Parigi... non videro in Lui un genio benefico della
umanità... Ma la Chiesa venera sugli altari del Signore. .. Padre
dei poveri e l'apostolo... che imparò ad amare i poveri …Cristo
vide nei poveri... e si die’ schiavo.
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Crebbe all'ombra della Chiesa Cattolica di Gesù Cristo si dà il materiale... il tempo che v'avanza a sollevare a santificare i poveri rigenerate le anime, parlate di Gesù Crocifisso per loro amore, di Gesù povero che desidera essere visitato e soccorso nei poveri di Gesù che li ama e ne forma le sue delizie, di Gesù tutto amore per i poveri.
Gli ostacoli non mancano, ma la carità vince tutto... Gesù nei poveri sia la fiamma che ci spinga a salvare tutte le anime.
Dirò ciò che fu la Conferenza [verso il Papa], ciò che è e ciò che vogliamo sia sempre. Quale lo spirito della Società: è spirito cattolico... carità... Quale il fine: Anime! Anime!...ne è la vita; senza la carità cessa la ragione di sua esistenza... e la carità è un dolore; la vita non è solamente il pane.
Assistete ai bisognosi, visitate gli ammalati, consolate gli afflitti, salvate la gioventù, o meglio salvate il povero popolo,... salvate tutti, salvate sempre, salvate le anime, salvate le anime!
Associazione cattolica... se consolate tutti, consolate il Papa che, se è il più grande, è pure il più afflitto padre del mondo; questo è il nostro più grande dovere.
Sotto l'umile stendardo di San Vincenzo uscirono i campioni di saggezza cattolica a salvare le anime... e prima fare del bene alla nostra e salvarla andando a visitare i poveri.
La carità, sacro vincolo dei credenti in Cristo, è quella che ci stringe e ci ispira... Salite al meschino abituro del povero...e là si riconosce la vita da quel giorno che il
Signore mi ha fatto la grande grazia d'essere da Voi, o fratelli, eletto a visitatore dei nostri poveri.
La stamberga e la vista dei poveri macilenti ed ammalati mi ispira a dare la vita e la mia veste ai poveri, viva personificazione di Gesù Cristo mi commuove mi fa riflettere seriamente. ..
Amore, carità fra di voi: cor unum et anima una nel salvare tutte le anime; Anime! Anime! questo è il negizio capitale della vita: Anime! Anime! amore fra di voi: solievo e consolazione ai poveri nel povero assistente Gesù abbandonato: sarà un povero vecchio, sarà un fanciullo senza madre...
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…..li affligge il non avere un cuore che pianga con loro, un cuore che li comprenda, che li compatisca, un amico che stringa... non trovano che maltrattamento.
Non dovete solamente entrare in casa... col cuore infuocato dalla carità di Gesù, col cuore mosso dalla carità di Gesù Cristo si [che egli] ch’ei... al cuore soavemente santamente... alla religione e sollevi a Gesù le anime, Gesù il quale deve avere in voi non solo un amico. E portatevi la pace e la benedizione del Signore!... Pax huic Domui...
….entrate, e là sedetevi e cercate la sedia più sdruscita, ascoltatelo nel racconto delle sue disgrazie consacrate il loro cuore al cuore di Gesù e voi sarete... consolate le lacrime dei nostri poveri. Essi sono.... e senza fede, il più delle volte... vede sempre la ragione della sua ….abbandonato e nessuno... magari bestemmiando…..
[Abbiamo visto i vecchi registri della Conferenza di San Vincenzo de’ Paoli nella quale era iscritto Orione Chierico. Furono poi bruciati. Abbiamo salvato solo alcuni fogli della
Associazione di Sant’Innocenzo di Mutuo Soccorso.
Presidente della Conferenza di San Vincenzo era Perosi Giuseppe il padre dei Perosi.
Orione era Chierico ma membro attivissimo.
Ci è stato detto da alcuni vecchi che appartenevano alla Associazione di carità, che Orione vi interveniva e versava la sua quota. C'è difatti la quota versata nella Conferenza Associazione di S. Innocenzo di Mutuo Soccorso.
Il brano che con pazienza certosina trascriviamo qui copiandolo da un vecchio manoscritto sdruscito, sembra siano parole scritte dal Chierico Orione in quel lasso di tempo che va dal 1889 al 1892. La grafia è del periodo primitivo.
Alcune espressioni caratteristiche si riscontrano nell’«Apologia del Sacerdozio» che ha datato e scritto da Chierico].