V088T00h V088P167
[Copia dattiloscritta dal volume]
Vat. 27 Febbraio 909.
Carissimo Canonico;
Ho ricevuto la Sua preg.ma del 23 corr. e ne ho comunicato il contenuto a S. E.
Il Cardinale mi dice che Ella non deve aver difficoltà di chiedere quando le occorra di dover fare qualche opera da Lei riconosciuta utile al bene di codeste popolazioni.
Ella ha appunto l’incarico di vedere e di proporre ciò che Le sembra più opportuno; e non solo di proporre; ma, quando vi sia urgenza, anche senza riferirne prima, può prendere quelle decisioni che riterrà vantaggiose allo scopo generale prefissosi di codesti disgraziati abitanti.
Il Card. ha soggiunto che Ella può disporre fin da ora di un 50 mila lire per i bisogni più urgenti, ai quali Ella crederà doversi soddisfare, senza tener conto delle opere permanenti che in seguito occorrerà stabilire, e senza tener conto, s’intende, della ricostruzione delle chiese. Ed ha detto che se Le occorrono può fargliele avere anche per telegrafo.
Dico questo per farLe capire che Ella ha da agire liberamente, avendo il Cardinale piena fiducia in Lei.
Quanto poi ai due Seminaristi di qui Ella mi parlò sella Sua lettera precedente del 19, ed anche relativamente agli altri di Reggio di cui mi parlava nell’ultima, Le dico che il Santo Padre è disposto a fare per essi quanto è possibile per aiutarli. Quindi Ella provvederà perché siano ricevuti in qualche Seminario di così, ben diretto, nel quale possano continuare i loro studi. S’intende che dovranno essere giovanetti di buona speranza, e per essi sarà pagata dalla Santa Sede una quota mensile, conforme Ella indicherà, caso per caso. Che se alcuno di essi anche senza presentare speranze per la carriera ecclesiastica, si troverà in circostanze pericolose, o per essere orfano od abbandonato, Ella potrà provvedere per lui, come per gli altri orfanelli, dei quali già Le scrissi. Insomma veda Ella di fare nel miglior modo che potrà, certo che l’opera di Lei non verrà disapprovata.
Dia poi man mano relazione di quello che farà, o intenderà di fare, - quando vi sia il tempo di avvertire preventivamente.
E di nuovo Le dico che il Santo Padre ed il Cardinale sono contenti dell’opera Sua e La benedicono.
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Io Le auguro ogni celeste benedizione e grazie per ben compir l’opera santa che Le è affidata, e con sensi di vero affetto e stima mi conforto
di Lei dev,mo
Scapinelli
Saluti per me il Conte Zileri e il D.r Brancoli.
[L’originale si trova presso il Rev,mo SIGNOR RETTORE DEL SEMINARIO DI REGGIO EMILIA].