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[Copia dattiloscritta da volume]
Noto, 28 Novembre 1910
Gentil.ma Signorina
Pia Cottafavi
via Toschi, 1
Reggio Emilia
Cara Pia,
Ti scrivo una riga da Noto, ove sono giunto questa sera e ove mi tratterrò tutto domani, per andare poi a Palermo.
Oggi, in questo estremo lembo d'Italia, si sente di essere alle porte dell’Africa.
Fa caldo come a Reggio Emilia nella prima metà di settembre.
Sono venuto vestito da mezza stagione, ma ho caldo molto.
Sono ospite del Vescovo, che mi venne ad incontrare alla stazione coi maggiorenti del Clero.
Alla Colonia Agricola di Don Orione sono stato accolto con feste commoventi.
E voi a casa state bene? Fa freddo? E Vittoria come sta?
Quando alla fine della settimana ritornerò a Reggio Calabria spero di trovare un tuo biglietto che mi assicuri che state sempre bene.
La lettera del Curato che tu mi annunci non l’ho avuta: forse la troverò a Reggio Calabria. Ad ogni modo ringrazialo a mio nome.
Tu poi sta sempre allegra e sii sempre buona.
A Vittoria pure dirai di stare un po’ allegra e di vincere la malinconia.
Desidererei anche di sapere di Zenoria. E Pedrein? E L’Onesta?
Le potrai dire che adesso sono molto più vicino all’Africa che a Reggio Emilia... e che mi viene la tentazione di passare di là.
Ma lasciamo le chiacchiere. È tardi ed ho sonno. Vado a letto.
Salutami Vittoria e tu abbiti un bacio affettuosissimo
dal tuo aff.mo zio D. Emilio
Noto, 28 Novem. 1910.
[L'originale si trova presso il Rev,mo SIGNOR RETTORE DEL SEMINARIO DI REGGIO EMILIA].