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[Da Copia dattiloscritta]

COPIA CONFORME

                                   Tortona, li 24 Giugno 1095.

          Beatissimo Padre,

Il Vescovo di Tortona, genuflesso ai piedi della SantitàVostra, umilmente espone come con grande vantaggio spirituale di questa Diocesi, ed anche di altre, trovasi eretta canonicamente in questa Città la pia Congregazione “l'Opera della Divina Provvidenza”, il cui scopo “eo spectat ut, universis misericordiae operibus popolum christianum dulcissimo quodam et arctissimo totius mentis et cordis vinculo Sedi Apostolicae coniungat, in qua Beatus Petrusé ajente Crisologo, vivit et praesedet, preastat quaerentibus fidei veritatem”.

                         (Ep, ad Eutuch. N. 2)

   Desiderando il Vescovo supplicante di dare consistenza sempre maggiore a detta Pia Opera, domanderebbe alla Santità Vostra le seguenti grazie:

   1. di poter alienare alla pia Opera stessa una casa di proprietà sua fiduciaria, già assegnata alla Congregazione degli Oblati del S. Cuore di Gesù, per abilitazione dei membri dell’Opera della Divina Provvidenza;

   2. di poter impiegare la somma della casa alienanda in lire venticinquemila, ad esonerazione di pesi gravanti sul Seminario di Stazzano;

   3. di unire e cedere alla stessa Opera della Divina Provvidenza il Beneficio Parrocchiale della relativa Chiesa sotto il titolo di San Michele Arcangelo, esistente in Tortona, aderente alla casa di cui trattasi, e che si trovava pur essa già aggregata alla Congregazione degli Oblati del S. Cuore (come da Rescritto della S. Congregazione del Concilio, in data 18 Febbraio 1893, n.710 / 37); e ciò non appena la Parrocchia suddetta venisse vacante o per morte o per rinuncia dell'attuale investito: - riservando all’Ordinario la nomina, sopra presentazione del Superiore dell'Opera della Divina Provvidenza, di uno dei membri della stessa all'Ufficio di Parroco, e la rimozione del medesimo ad nutum Episcopi.

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Il Vescovo supplicante ringrazia umilmente la Santità Vostra di tanta benignità e bacia con reverente devozione il Sacro Piede, e invoca sopra di sé e sulla Diocesi alle sue

cure affidata, l’Apostolica Benedizione.

Della Santità Vostra

Dev.mo ed umilissimo figlio

(f.to: Igino Vescovo)

Juxta preces arbitrio et conscientia venerabiles fratris nostri Episcopi Derthonensis.

   Ex Aedibus Vaticanis iv nomas quintilis an. 1905.

                         (f.to PIUS P. P. X)

Visto, concorda con l'originale

Tortona, 2 / 1/ 914.

                      (f.to HYGINUS Episcopus)