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Addì 25 ottobre 1894.

da Fogliazzo Canavese

Carissimo Don Vincenzo,


Benché‚ vi sia molta improporzione nel darti io del tu, e quindi vi senta non poca ripugnanza, tuttavia per assecondare i tuoi desideri e più perché anch'io desidero di esserne ricambiato incomincio precisamente con una bella persona secondo genere maschile numero singolare: ti pare che vada bene così?

Comunque sia; adesso "alea jacta est."

Sono arrivato felicemente a mia destinazione, credo l'avrai già saputo da mia sorella; ed è già una settimana e mezza che faccio scuola di filosofia o meglio di Storia della filosofia a 118 nuovi ascritti alla Pia Società Salesiana.

Finita però la storia probabilissimamente si divideranno in due sezione uguali ed io avrò la prima e di più sarò prefetto, o per usare un termine salesiano avrò l'assistenza di tutte due le sezioni; queste sono le occupazioni mie principali, oltre allo studio per parte mia.

Ma ritornando ancora un poco qui fra noi, io ti assicuro che fui molto soddisfatto delle accoglienze che mi hai fatte, le quali mi ricordano quelle che mi faceva il povero nostro Don Carlo, cui posso a buon diritto chiamare secondo padre; cosicché a te non posso che dare il nome di fratello, perdonami la libertà la quale per altro è giustificata dal tuo contegno. Te ne ringrazio tanto, e desidero proprio che continuiamo la nostra amicizia nel Signore; quindi, benché‚ lontani materialmente, cercheremo di unirci colla vicendevole preghiera: Tu che già sei arrivato alla meta prima, che già sei vestito della Sacra dignità e le cui preghiere sono assai più efficaci, perché accompagnate dal lavoro diretto nella vigna del Signore, prega molto per me che ancora un po’ da lungi guardo questa meta, a cui quanto più mi avvicino, tanto più me ne credo indegno.

Prega anche affinché‚ possa adoperarmi con zelo nella missione non indifferente che mi verrà affidata. Io poi, per quanto la mia miseria e pochezza me lo permette ti raccomanderò caldamente al Sacro Cuore affinché‚ benedica i tuoi sudori e faccia anche fruttificare la porzione della sua vigna che ti vorrà affidare.

Sono sicuro che tu accetterai più che volentieri questo patto e così, come credo, potremo trarre molto vantaggio della nostra amicizia.













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Passando ad altro credo che avrai ricevuto da mia Mamma quei quattro fascicoli delle quattro sessioni del congresso di Tortona; in caso contrario abbi la compiacenza di ricordarglielo.

E la chiesa sarà certamente già ultimata a quest’ora?

Come pure San Martino e tutti gli altri affreschi?. ... e qui bisognerebbe gridare lode al merito.

Basta: ti prego di voler presentare i miei rispetti alla Signora Domenichina ed a tua sorella e credimi sempre qual mi firmo


Addì 25 ottobre 1894

da Fogliazzo Cavanese


aff.mo in G. e M. Ch.co Luigi Versiglia


Al Molto Reverendo Sig.r,

il Sig.r D. VINCENZO