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[Minuta di copia dattilografata - C'è già come Predica, e più sviluppata nelle Riunioni - vedere pure Volume 56 a pag. 215 degli Scritti]
30 luglio 1924.
La Madre di Dio.
Siamo figli della terra di Maria. È la terra della Casa della Madonna delle prime figure di Lei, delle più antiche pitture.
È tutto un popolo che si vanta d’essere in sua gentil tutela.
Siamo figli di Maria. - S. Agostino ha detto: schiavi per Eva, siamo liberi per Maria. E perché?
Sarebbe un gran vuoto e insieme una grave mancanza, se i figli sul punto di dividersi e separarsi, non invitassero in mezzo a loro la loro Madre, e non s’adoperassero a gara a dimostrarle il loro ardente amore e gratitudine.
Così sarebbe per noi se dopo d’aver formato in questi giorni qui attorno a Lei una sola famiglia oggi ce ne partissimo senza dirle una parola, senza dirle il nostro amore.
Per compiere oggi un sì sacro e dolce dovere io la chiamo stamane a nome di tutti, la invito a scendere dal Paradiso e fermarsi tra noi, a confortare con la sua materna protezione finché ci sia dato di poterla un giorno ossequiare di persona nella cara patria del Paradiso.
È impossibile essere buon religioso e figurarsi un figlio della Divina Provvidenza virtuoso, divoto, senza che porti amore alla Madonna - anzi a misura che andrà crescendo in questo amore crescerà il corredo delle virtù, diverrà umile, puro, pieno di vero amore di Dio e della Chiesa - pieno di amore del prossimo.
O Gerusalemme - si inaridiscano le mie fauci avanti che mi dimentichi di te.
Con Maria il combattere è trionfare!
S. Agostino ha detto: Schiavi per Eva, siamo liberi per Maria.
Tu, o Maria, Madre di Dio, sei lo scettro della fede ortodossa, della purissima fede Cattolica.
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1) Non avessimo altro che le Madonne del Beato Angelico.
2) La preghiera di S. Bernardo nel XXXIII C. del Paradiso Dantesco - La canzone del Petrarca - Il tempio di S. Maria del fiore, e lo Stabat Mater del Pergolesi, noi potremo affermare con certezza, che mai creatura umana fu così bellamente e con tanto fulgore d’arte lodata come Maria Benedetta.
La Sua benignità non pur soccorre
A chi dimanda, ma molte fiate
Liberamente al dimandar precorre.
E perché? perché Essa è la Teotocos - la Deipara - la Mater Dei - la Immacolata Madre di Dio.
Ecco dunque il compito nostro: Associare Maria a Gesù Cristo in ogni atto religioso, a confessare la divinità di Lui che ora apertamente si nega non più solo dai Renan, dagli Straus, ma anche dai Loisy, preti modernisti, se non apertamente, velatamente, insidiosamente: noi ripetiamo assieme con le acclamazioni del Concilio di Efeso alla Gran Madre di Dio la nostra fede, nella divinità di Cristo e nella Maternità Divina di Maria.
Quando l’Italia e il mondo avranno pace? Quando sarà l’ora di Maria; - Immagine per l’Anno Santo. -
Noi vogliamo anche col culto di Maria restituire all’educazione cristiana il coraggio della virtù, il profumo della pietà, il vigore della fede pure nella pietà e devozione più dolce e più granitica alla Madonna. - Via le mezze coscienze, via le fiacche fibre.
Numerosi i pericoli della vita spirituale dei giovani, numerosi e più funesti.
Al grido di Maria Mater Dei noi professiamo la nostra fede, noi professiamo l’unione della divinità alla umanità, e l’elevazione della umanità ad essere assunta dalla divinità - noi professiamo la più alta dignità cui potesse essere elevata una creatura e la più dolce cosa la divina Maternità Madre - Madre di Dio la più potente.
Nel giorno del 431 in Efeso fu solennemente definita la Divina Maternità di Maria: Essa è veramente Deipara e non solo Cristipara, come in Santa Sofia già blaterava l’empio precursore del maligno e perfido Fozio
culminarono in S. Giovanni Damasceno
in S. Bernardo
in Dante -