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[Espresso]
[Al Molto Rev.do Signore
Sig.r Don Carlo Sterpi
Direttore Casa Divina Provvidenza
prov. Alessandria – Tortona]
Riservata
Roma, li 19. IV. 1931.
+ Anime e Anime!
Caro Don Sterpi,
Grazia e pace da N. Signore!
1) Ricevo la gradita v/ del 17 con le accluse.
2) Balestrero va meglio, non ha più febbre e oggi gli ho fatto scrivere una cartolina ai suoi.
Lo lasciarono andare per la Pasqua da un parente, fece indigestione, poi infiammazione intestinale, e ne ebbe fino ad oggi, - e ora c’è la convalescenza temo che perda l’anno.
3) Trasferite Carlo a Tortona, cambi aria, e vedete che è codesta insidiosa febbriciattola. Temo di lui.
4) Domani vi manderò altre L.2000, - qui ne ho date 4 mila; ma avevano debiti per oltre L.10.000.
5) Interessatevi dei malati di Voghera, e vedete Catenacci; gli scriverò.
6) È morto il fratello di Bragò Antonio, qui a Roma; i parenti vorrebbero che ne accompagnassi stassera la Salma a Tropea, - fin qui ho resistito; - caso mai telegrafo; ma
non andrò.
7)
Venerdì passato
dell’altra settimana fu qui Mg.r. Albera, e ritornò ancora jeri
dopo essere stato nel frattempo in Calabria.
Egli, che ebbe pure il volto infettato nel triste caso che mi capitò a Messina, perché andò sotto a farsi la barba subito dopo di me, (non così grave come me però, perché il
rasojo era già stato pulito sulla mia faccia); ricordava benissimo la cosa.
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Gli ho detto quanto fu deposto con giuramento a Lugano, e quello che è asserito e dall’Arciprete di Broni e dal Parroco di C.. (non mi viene in nome) D. Codevilla, - che
cioè il mio nome, a detta (secondo essi) di Mg.r. Cribellati sarebbe stato trovato su un registro etc. Gli ho detto: a che gioco giochiamo con Cribellati? e che riferisse la cosa a Mg.r. Cribellati.
Egli andò subito, poiché capì meglio di qualche altro Vescovo, la gravità della cosa; - e jeri mi riferì che Mg.r. Cribellati gli dichiarò di non avere mai detto ne che io sono stato, ne che il nome fu trovato etc.
Disse che avrebbe scritto una lettera, forse a quello di Broni, e fatto una dichiarazione a me. - Vedremo!
Ma Mg.r. Cribellati non sapeva già, - da quanto avrebbe scritto il suo Segretario, - quello che era stato detto?
Con Albera ha finto di ignorare tutto!!!
Ora vedremo che salterà fuori.
Io ho creduto di entrare direttamente a parlarne con Mg.r. Albera, perché di quello che a me era successo era al corrente, benché non di tutto.
Con Codesti Signori non ho creduto di dover entrare, ma con Albera sì e direttamente ora con quello di Tropea.
Finora Mg.r. Cribellati non si è affrettato a scrivermi, il che avrebbe dovuto fare assai prima, ma lo doveva almeno subito ora, se avesse la coscienza pulita; - tale è una enormità.
A Mg.r. Albera ho detto, - e credo glie lo avrà riferito, - che, anche dovessi andare in Calabria non metterò piede più da lui, fino a che egli dimostri che si è abusato del suo
nome. Egli però avrà capito che non può più venire nelle Case della Congregazione. -
Ora vedremo.
8) Mg.r. Albera incardina il Ch.co Calegari, ed è pronto a farlo ordinare. Però bisogna conoscere subito le nuove disposizioni, prima di mandargli le carte e chiedergli che lo promuova Suddiacono pel 30 Maggio. Che studi ha fatto?
9) Posdomani è S. Silvio, e qui c’è anche D. Ferretti; se anche non vado stassera in Calabria, non potrò venire su subito; se fosse giunto D. Adaglio diteglielo. - Quanto al
Sacerdote da mandare a Mestre, non Don Giovanni, ma, piuttosto mandate Don Felice, - che non va con dei Chierici, com’è a Voghera.
10) Date voi a Martella di Carpeneto e a Ciachetti la destinazione che meglio credete, - io neanche li conosco.
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11) Pel calzolajo di Castelnuovo, vi riferirò.
12) Non ho potuto ancora andare alla Colonia, - pazienza!
13) C’è qui il Governatore Lago, che vedrò domani, so che vorrebbe un altro Eremita per Rodi.
14)
Vedete chi si può fare ordinare pel
30 Maggio;
- c'è anche qui Simchus, che
il quale, posdomani, farà i voti perpetui
- quindi può e desidero riceva il
Suddiaconato
(fa 4ª
teologia), - così prenderà la Messa per S. Pietro.
15) I Passaporti per le Suore sono tutti pronti?
16) Oggi è la festa del Soratte, ma qui e (certo) anche là piove a dirotto.
Andarono colà D. Fiori, Don Parodi e c’è D. Nunzio.
17) Ho visto qui, a lungo, l’Arciprete di S. Oreste, è andato su, e avrebbe cantata la S. Messa a S. Silvestro. Ma con questo tempaccio!
18) Oggi Paolino di S. Oreste s’è sposato a Roma, ha preso una vedova con un figlio; vennero qui jeri, e voleva gli fossi andato a dire la Messa; ma è da tempo che non mi
va ne lui ne suo fratello.
19) Ho saputo che D. Remo diede non 20.000 ma L. 32.000; e ora avranno detto la verità? Il maggior male è che ne lui ne Don Parodi non riconoscono d’avere sbagliato.
Non mi fiderò più, e sento che la stima per loro andrà solo sino ad un certo punto.
20) Sapete che si è deciso nella riunione tenuta venerdì in Episcopio per le feste Mariane?
21) Io non ho risposto all’invito, e non risponderò mai; già dissi a D. Rognoni e al Berra che pregavo di non essere accluso (non dissi il perché).
Ora non dirò più nulla, ma, se anche incluso, non parteciperò, sino a che sappia che è stato preso un provvedimento.
Non chiedo l’avvilimento di nessuno, ma che sia tutelato l’onore di un Sacerdote.
21) Voi, per ora, non fate altri passi, - voglio vedere che cosa faranno.
22) Ho ricevuto da poter dare qui altre L. 2000.
23) Il Card. Vicario è malato, e non andrà a lungo.
24) Domani vi scriverò ancora, e vi manderò le L. 2000.
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25) Prego la Madonna che tenga lontane le disgrazie nei lavori del Santuario. -
Fate pregare per me!
Saluto, conforto e benedico in G. Cr. e Maria SS.
Aff.mo
Sac. Orione D. P.