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[copia dattiloscritta]
da PICCOLA OPERA aprile 1934 pag. 7 seg.
Invito di Don Orione al venerato successore di Don Bosco per la posa della prima pietra del nuovo tempio a S. Giovanni Bosco in Fano
Tortona 9 Aprile 1934 A.XII
Rev.mo Sig. Don Ricaldone,
il Signore sia sempre con noi!
Avrei dovuto farlo prima d'ora, ma non ero ben sicuro sul tempo in cui si sarebbe potuto compiere la cerimonia onde vengo vivamente a pregarLa.
La Piccola Opera della Divina Provvidenza, desiderosa di vivere anch'essa quanto più possibile, dello spirito di Don Bosco, di conformarsi alla sua vita, di imitarne, col divino aiuto, le virtù, di averne la celeste protezione, avrebbe deciso di innalzare in Fano, a Onore e divozione di S. Giovanni Bosco, una Chiesa, che sarà aperta al pubblico.
E poiché, dopo Dio e la Madonna Santissima, devo a Don Bosco e ai Salesiani se sono Sacerdote, io e tutti i miei intendiamo così, in qualche modo, di compiere un nostro elementare dovere, di dare cioè al Santo e alla Congregazione Salesiana una qualche pubblica testimonianza di tutta la nostra gratitudine per il grande bene che, io specialmente, ne ho ricevuto.
E non solo da Don Bosco, ne solamente in Italia, ma anche in America, sempre e dappertutto i poveri Figli della Divina Provvidenza trovano nei Salesiani la più cordiale fraterna carità e assistenza.
Non potrò mai esprimere tutto quello che sento per loro, ma Nostro Signore lo sa, e sempre voglio esserne grato e pregare.
Come oggi mi telegrafano, la prima pietra della nuova Chiesa a S. Giovanni Bosco in Fano, sarà benedetta da quell’Ecc.mo Mons. Vescovo alle 17.30 di domenica, 15 corr. mese, presenti tutte le Autorità e molto popolo: le Marche e Fano conoscono molto bene le grandi benemerenze di Don Bosco.
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Mons. Vescovo Giustino Sanchini, che approvò il disegno, spera di presto consacrare lui stesso la Costruenda Chiesa. Essa sarà, di metri 35 x 15, e sorgerà annessa ad un Istituto di poveri fanciulli la più parte Orfanelli, che vengono educati ad onesto vivere cristiano e civile: vi ha pure un Oratorio Festivo con Circolo di Gioventù di Azione Cattolica, = il tutto venne fondato dal compianto Can. Mons. Gentili onore del Clero Fanese, e, dopo la morte di Lui, passato alla Piccola Opera.
In breve tempo si è raccolto da poter iniziare i lavori, e confido che la Divina Provvidenza, Maria Santissima Ausiliatrice, e Don Bosco, ci vorranno ognora assistere e confortare.
Ho disposto che sia a piena conoscenza di tutti che è la Piccola Opera, che a doveroso e dolce titolo di gratitudine, erige col concorso di anime generose e benefiche, a San Giovanni Bosco quella Chiesa, ciò onde non deviare offerte alla cara Congregazione Salesiana.
Non oso, Ven.mo Sig. D. Ricaldone, chiedere a Lei di venire in persona, ma Dio sà quanto Le sarei tenuto, se Ella si degnasse di mandare un Suo Rappresentante; noi Lo riceveremo come se venisse Don Bosco!
Pregherei pure della carità insigne di favorirci tre reliquie del Santo: una per Fano, un'altra per la Congregazione e la terza me la porterò sul cuore.
Le bacio con profonda venerazione la mano, come fosse quella di Don Bosco, del Sig. Don Rua, del Sig. Don Albera, del Sig. Don Rinaldi, e di tutti i Salesiani e La prego di voler dare la sua benedizione di Maria Ausiliatrice e di S. Giovanni Bosco, a me, ai Figli della Divina Provvidenza e a tutti i Benefattori e Benefattrici del nuovo Tempio a
Don Bosco Santo.
Suo devotissimo ed obbligatissimo in Gesù Cristo
Ex Allievo
Sacerdote Luigi Orione
dei Figli della Divina Provvidenza