V088T060 V088P096
[Minuta]
+ Roma, il 9 Sett.bre 1934.
Eccellenza Rev.ma,
Venuto
in Roma per qualche giorno Giunto
in Roma giovedì mattino, 6 corr., col precipuo intento di prendere
la benedizione del Santo Padre, prima
avanti prima
di partire pel
Sud-America insieme col Pellegrinaggio del Congresso Eucaristico,
dovetti, quello stesso giorno dell’Udienza, recarmi ad Anzio e a
Sant’Oreste, ove la Piccola Opera tiene
Orfanati;
e
poi, volli, a sera inoltrata, salire all’Eremo del Monte
Soratte nel desiderio di rivedere quei nostri Chierici che studiano
alla Gregoriana, e che passano questi mesi lassù.
Presi
Un
po’ la stanchezza, il sudore, un po’ il molto freddo preso, al
ritorno dovetti mettermi a letto; ma è cosa di cui già sto meglio.
Avrei
desiderato di fare a Vostra Eccellenza una visita di ossequio, ma, al
tempo stesso, non avrei
voluto vorrei avrei
voluto sembrare importuno.
Se la Eccellenza Vostra, per altro, ritenesse avere qualche chiarimento da me, in relazione alla pratica della Parrocchia di S. Michele in Tortona, che tanto mi sta a cuore, sono a disposizione di V. Eccell.za, poiché penso che, per qualche giorno, non potrò lasciare Roma.
Al
Santo Padre nulla dissi della cosa
Sto affidato pienamente alla saggezza e all’equità di Sua Emin.za
Rev.ma e dell’Eccellenza Vostra.
E così, come Ella mi raccomandò, ho usato la più grande riservatezza, tanto che in Diocesi non si seppe del ricorso fatto, almeno da parte nostra; non altrettanto, pur troppo, si fece dall’altra parte.
Noi
preghiamo
intanto
continuiamo a pregare in silentio et in spe.
Umilio
la espressione del mio devoto ossequio, e prego Vostra Eccellenza
Rev.ma di avere
volermi avere per Suo umile e obbl.mo Servitore in Gesù Cristo
Sac.te Luigi Orione
della Piccola Opera della Div. Provv.