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[Copia dattiloscritta da volume]
Instaurare omnia in Christo!
San Prospero, 16 - 6 - 911
Eccellenza Rev.ma, [Mgr. Emilio Cottafavi]
Sul punto di dare principio alla Novena in preparazione alla festa del nostro glorioso Protettore San Prospero, festa che segnerà pure il 1° anniversario dell’inaugurazione della cara chiesuola, mi sento spinto e quasi necessitato dal rimorso di un silenzio troppo lungo a scriverLe qualche cosa, ben sapendo con quanto interessamento l’Eccellenza Vostra Rev.ma, apprenda notizie di questa terra che per due anni la salutò quale Angelo consolatore.
Ed anzitutto devo ringraziarLa della degnazione con la quale l’E. V. mi invitava, tempo addietro, il numero unico per l'ingresso in Reggio Emilia del nuovo Vescovo, numero che io ho ricevuto quale nuova prova di quella grande benevolenza, certamente immeritata, di cui l’Ecc. Vostra Rev.ma fu sempre larga verso di me.
Mi sento poi in dovere di domandare venia all'Eccellenza Vostra del silenzio, veramente poco religioso, col quale risposi alla bontà del suo cuore. Posso però assicurarLa, Rev.mo Monsignore, che il mio silenzio non è stato frutto di trascuranza e tanto meno di dimenticanza, ma soltanto delle occupazioni che per qualche tempo furono veramente assai e di quel benedetto rimandare da un giorno all'altro ciò che non è strettamente legato all’oggi più che al domani: come mi è caro assicurarLa che sempre viva ed inalterata si conserva in me ed in quelli di Casa la venerazione, la riconoscenza e la benevolenza rispettosa per l’Ecc. Vostra.
Quando, per disposizione della Provvidenza si lascia una Casa dove si viveva circondati da molto affetto, per recarsi in regione nuove e tra persone sconosciute, si sente il bisogno di trovare subito un cuore al quale potersi abbandonare, un’anima che sappia comprendere, compatire, incoraggiare.
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Ed io devo ringraziare il Signore che, portandomi a Reggio Calabria, mi volle preparare un cuore veramente paterno nel Delegato del Santo Padre, e ringraziare l’Eccellenza Vostra Rev.ma della bontà con la quale sorrise sempre a me che solo solo venivo ad iniziare a Reggio, all’ombra di San Prospero, l’Opera dei Figli della Divina Provvidenza, fra i quali sarà sempre in benedizione il nome e la memoria di Monsignor Cottafavi.
Il suo e nostro caro San Prospero va acquistando un buon numero di devoti che, come già altra volta Le scrissi, gremiscono ogni domenica la devota chiesuola per ascoltare con pietà la Santa Messa, la spiegazione del Santo Vangelo e ricevere la benedizione di Gesù Sacramentato. Parve da principio che i Domenicani dovessero assorbire tutti e lasciare a San Prospero nulla o ben poco da godere: ma il Signore ha giocato un po’ e noi possiamo essere veramente soddisfatti.
Sono per ora alquanto preoccupato come poter accomodare i molti che da qualche domenica sono necessitati a restarsene in piedi in mezzo alla chiesa, ma, appena le forze me lo permetteranno acquisterò un po’ di sedie. Anche San Prospero io credo sarà contento perché, oltre a ciò, ha già veduto à suoi piedi una cinquantina di prime Comunioni, e pochi giorni fa benediceva prostrati innanzi alla Sua immagine dieci Chierici qui raccolti pei SS. Spirituali Esercizi che furono dettati dall'anima santa di Mons. Zagari.
Anche ai Tre Molini, con la grazia del Signore, si è fatto un po’ di bene: il giorno 30 Aprile abbiamo celebrato solennemente la festa di San Francesco con Comunione generale dei nostri alunni, una quarantina dei quali si accostavano per la prima volta a Gesù. Altre prime Comunioni ho fatto ai Tre Mulini il giorno di Pentecoste ad otto figli dell'Alta Ufficialità Militare: fra i presenti era pure il tenente colonnello del Reggimento.
Col 1° Giugno ebbi ancora la consolazione di dare a circa una trentina di fanciulle e fanciulli la I Comunicazione nella Chiesuola di Mons. Zagari alla quale per oltre una quindicina di giorni abbiamo fatto un po’ di Catechismo. E sia benedetto il Signore!…
Per la prossima festa del nostro San Prospero che desideriamo celebrare con tutta la solennità possibile, spero inaugurare la nostra fanfara del ricreatorio festivo che per la prima volta suonerà in pubblico.
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Servirà anche questo di attrattiva ed a portare un po’ di esteriorità alla festa. Don Orione mi assicurava oggi telegraficamente che verrà a celebrare la Santa Messa.
Mi sarebbe caro poter distribuire per il giorno delle festa un po’ di quelle immagini tanto belle che stanno unite al libretto che fu distribuito lo scorso anno. Se alle volte si conservasse a Reggio Emilia il cliché e l’E. Vostra volesse farmene stampare e spedire espressamente qualche centinaio Le sarei oltremodo tenuto.
Pochi giorni fa mi disse la R. Madre Superiora delle Salesiane che Ecc. V. conta di fare una scappatina quaggiù. Quale consolazione n’ebbi e quanta n’avrei se realmente potessi rivederLa a San Prospero dove la Casa resta sempre a Sua piena disposizione...Me lo auguro, e spero che il Signore vorrà concedermi questo bel regalo.
Faccio i migliori auguri per la perfetta salute della Sua nipote Pia fiducioso che il San Prospero di Reggio Cal. non vorrà lasciare incompleto un desiderio della Ecc. Vostra Rev.ma.
Gradisca, Rev.mo Monsignore, i miei più profondi ossequi e quelli di tutta la Comunità e sempre m’abbia come Le sono
Dev.mo servitore in Gesù Cristo ed
Aff.mo Don Felice D. P.
[l’originale si trova presso il Rev.mo SIGNOR RETTORE del SEMINARIO DI REGGIO EMILIA]