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[Copia dattiloscritta da volume]

Reggio, 1° Luglio 1912

In fretta Monsignore carissimo,


Comincio col ringraziarvi del gentile pensiero e dell’affetto che per me conservate. La funzione della presa di possesso non poteva riuscire più bella e più sfarzosa.

La baracca cattedrale era piena di curiosi e di parenti; l’Arcivescovo ha tenuto un discorso di circostanza e dopo ci è stata una bicchierata per tutto il clero con passate di dolci, liquori e gelati a profusione.

Non saprei dirLe la spesa, perché non ho fatto i conti: a me venne dato l’incarico di fare le spese e, data la circostanza che eravamo in quattro, sono stato largo. Il Vicario ha approvato il mio operare: resta a vedere se aprirà la bocca e metterà fuori la lingua, quando gli consegnerò la nota.

Alle 8 p. m. dello stesso giorno ho tenuto anch’io a San Prospero una festa, invitando gli amici borghesi. San Prospero è stato riempito da un nugolo di medici, impiegati alti e di un gran numero di avvocati fra questi non escluso il Comm. Restani, l’onor. Valentino - insomma ho voluto far notare a qualcuno che qualche cosa valgo.

La persona che voi poteste pensare è stata informata e si è meco congratulata.

Il vostro champagne, per quanto atteso, non è arrivato che jeri mattina ed oggi insieme a Don Albera e a Don Orione che qui di trova abbiamo sturato una bottiglia alla vostra ed alla nostra salute.

Ho già fatto il compromesso per l’acquisto del terreno attiguo a San Prospero: D. Orione ne è contento e mi ha detto di scriverlo a Voi per averne i soldi.

Nella settimana non mancherò di scrivervi anche per tante cose.

Oggi sono stato di causa per l’affare Marciano; tutto va benone; niente vi sarebbe male se non perdessi delle giornate al Tribunale.

Rinnovandovi i miei più sentiti ringraziamenti ed inviandovi unitamente a Don Orione i miei più sentiti saluti estensibili alla cara Pia e Vittoria

abbiatemi sempre

Vostro d. amico


G. Zumbo


Reggio 1° Luglio 1912


[L’originale si trova presso il Rev.mo SIGNOR RETTORE DEL SEMINARIO DI REGGIO EMILIA. In Archivio è presente fotocopia dell’originale]