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[Copia dattiloscritta da volume]

Reggio, 4 luglio 1913.

In fretta

Monsignore carissimo,


Questa mia è per avere delle vostre notizie, che mi auguro sempre splendide.

Spesso, col pensiero, io mi trovo a Reggio Emilia e proprio in casa vostra, ove ricordo e ripenso i giorni e le liete conversazioni con voi passate.

Posso oggi, con mio grande piacere, inviarvi un vaglia del Banco d’Italia N° 173158 a saldo del mio dare alla Banca Agricola Cattolica di costì. Il 16 p. v. scade l’effetto ed io oggi sono lieto di poterlo saldare. In questi giorni ho ottenuto 12 mila lire di mutuo per la nuova e bella casina che ho costruito.

La concessione del mutuo rivelata dai giornali ha dato ai nervi a quei pochi colleghi che ancora malignano di me e mi chiamano il fortunato!

Fin ora han maligniato che io fabbrichi coi denari del Papa, senza sapere che tutto feci con debito e con danaro fornitomi da mio padre.

In coscienza io sono tranquillo ed Iddio mi aiuta: i denari del mutuo ottenuti con la mia solerzia ed abilità mi hanno messo il pieno di tutti gli impegni e sono molto contento.

La mia casina è una delle più belle e più comode, desta gola, a tutti.

Che piacere che fortuna avrei se potessimo quivi passare dei giorni.

Si dice che i monti non s’incontrano, ma gli uomini sì - ebbene quando potrò avere la fortuna di rivedervi in queste parti?

Nella p. v. settimana verso venerdì sarò a Roma per sollecitare alcune pratiche col Governo in ordine al Servizio Automobilistico che oggi assume una grande importanza, alla Cassa depositi, prestiti e in altri Ministeri.

Insomma vado a brigare tante faccende.

Desiderando cosa scrivetemi sempre fermo posta.

Domani ci sarà a Reggio l’amico Don Orione per assistere alla festa di San prospero che si farà domenica prossima.

Avrò in questa occasione il piacere di mostrargli i due effetti con la distinzione della firma che gentilmente mi appose.












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Vi annunzio inoltre che abbiamo venduto di San Prospero parte dell’ultimo acquisto, ossia quella in fondo al vallone che a noi niente giovava. Abbiamo avuto di guadagno sul prezzo di acquisto ben lire mille.

Pare che Don Orione voglia fabbricare ed in questi giorni vi manderà il progetto di quanto vorrà fare in S. prospero.

Accettate intanto i miei saluti e i miei ringraziamenti di quanto avete fatto per me.

Saluto tanto Vittoria.

Vostro aff.mo amico


G. Zumbo


P. S: Scontate subito l’effetto ed annullato inviatemelo.


Reggio 4 luglio 1913


[L’originale si trova presso il Rev.mo Signor RETTORE del SEMINARIO DI REGGIO EMILIA].