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Tortona, il XVI Agosto 1920.
Caro Don Rota,
Grazia e pace da Nostro Signore!
Mi spiace di non essermi trovato in casa, quando sei passato qui, penso con dispiacere che non potrò esserci neanche il 20, quando so che passerai.
Ho bisogno che tu mi mandi subito subito a Via Appia Nuova, 126 Chiesa d’Ognissanti Roma (40) la fotografia che rappresenta la veduta o panorama dell’insieme all’Eremo di S. Alberto.
Spediscila diretta a Don Fiori Giuseppe.
Se ad essa puoi unire la veduta interna della Chiesa di Sant’Antonio, quella dove si entra e dove c’è la colonna con i Profeti e anche l’altra dove c’è il chiostro con frate Ave Maria = te le restituisco entro qualche settimana.
Le altre che avevo io ho dovuto darle per fare le cartoline che si fanno ora con un processo speciale senza bisogno di cliché. - Non posso averle.
2) Ho pensato che Cicala conviene che dica quanto vuole del lavoro fatto, perché ogni album viene a costare solo di lavoro fotografico un 70 lire per farne i cliché.
Pensa che non ho nessun cliché di S. Alberto.
Mandami anche qualche tua fotografia - assolutamente.
questa è di vera, urgente necessità
Più c’è l’altro lavoro che esigono gli Album.
E noi oggi non possiamo, perché ho dovuto far tirare 15.000 cartoline diverse e altro, quindi mi trovo che non ci arrivo.
Bisogna che lealmente dica se poi dà o no le negative.
Gli scriverò io, come è mio dovere, così tu resti da parte.
Che io faccio le cartoline, per ora è bene che egli non sappia perché onestamente prima va pagato in un modo o nell’altro.
3) In via assolutamente confidenziale ti fo’ sapere che il Vicario di Pizzocorno avrebbe detto all’Arciprete di Momperone Berri che egli quel giorno si assenterà da casa, e non verrà a S. Alberto.
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Con lui la pensano così e faranno come lui (pare) i Parroci di Cecima (che era presente) e pure quello (dicono) di Bagnaria. - Motivo si è che si vedono tagliati fuori, e nessuno, finora, ha detto loro nulla.
Credo che abbiano un po’ di ragione. Io credevo che la Giunta Diocesana costituisse essa un Comitato, e, come si era stabilito in Vescovado, dovevano esserci il Vicario e tutti i Parroci del Vicariato più altre distinte persone.
Tolto ciò che Don Rognoni pubblicò l’altra settimana sul «Popolo», la Giunta Diocesana non si fece più viva. - Spero che lo farà perché ci sono ancora tre settimane.
Intanto io scrivo oggi al Vicario di Pizzocorno e a tutti i Parroci del Vicariato.
Ti manderò copia.
Forse bisognerebbe dare qualche incarico al Vicario Foraneo, ad es. o la Musica, come tu un giorno mi avevi detto, o incaricarlo dei trasporti da Molino del Conte fin dove l’auto può arrivare.
Bisogna
con pazienza e tatto spianare
le asperità,
e
il Clero deve
sentire
che è tenuto nella
considerazione che merita.
So che si lagnano anche di un Comitato piuttosto laico di certe feste francescane. - Evitiamo noi l’errore degli altri.
E la fabbrica come va?
L’Urna è qui, e il Santo andremo a prenderlo presto a Torino.
Come stai? E quel disturbo ti è passato? Spero di sì.
Sai che verrà anche D. Sterpi? Viene Padre Lugano.
Il 2 Settembre o il 31 Agosto sarò da voi - perché il 1° Settembre sono con l’Abate Lugano a S. Ponzo.
Tanti rispetti a tua Mamma. - E saluti cordiali in Domino a te. - Tuo aff.mo in [Gesù Cristo]
Sac. Orione d. D. P.
P. S. Don Risi di Oramala, che fu (qui) si è incaricato per luminosa. Aiutalo!